Qualora non si rispettino le normative antiriciclaggio inerenti la circolazione dei contanti, si può incorrere in spiacevoli multe. Vediamo cosa bisogna fare per essere ligi al dovere
Il denaro contante è ormai sempre più in fase calante. I pagamenti con mezzi elettronici vanno per la maggiore, anche per merito delle apposite leggi governative e di importanti iniziative volte ad incentivare l’utilizzo di carte e bancomat.
In generale però bisogna prestare la massima attenzione onde evitare di incorrere in sanzioni salate, che possono arrivare a cifre difficili da credere. Lo Stato italiano ha deciso di debellare una volta per tutte gli evasori fiscali e per farlo deve avvalersi di strumenti tracciabili a scapito di contanti, che sono sempre più fuori controllo.
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I rischi dell’utilizzo sconsiderato dei contanti
Un bel passo in avanti è stato fatto con l’abbassamento dell’utilizzo dei contanti da 3.000 euro a 1.199,99 euro avvenuto il 1 luglio 2021. Dal 1 gennaio 2022 la somma verrà ridotta ulteriormente a 1.000 euro.
Chi non si allineerà a questa disposizione va in contro ad una multa che va dai 3.000 euro fino a 50.000 euro nei casi più gravi e inerenti violazioni di cifre più alte. La contravvenzione riguarda entrambe le parti in causa: sia chi paga, si chi riscuote la somma di denaro oltre limite stabilito dalla legge.
Stesso criterio anche per i soldi impiegati per scopi benefici o per effettuare donazioni o prestiti di denaro a parenti o amici. Per compiere queste azioni è necessario effettuare un bonifico, in modo da rendere il tutto trasparente e tracciabile.
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I pagamenti elettronici possono inoltre essere molto utili anche per l’acquisizione di beni di lusso come ad esempio automobili o immobili. Oltre che ad essere una garanzia per se stessi sono utilissimi per evitare problemi con le disposizioni antiriciclaggio, che scatta anche nel caso in cui si effettuano dei prelievi bancari di una certa portata (al di sopra dei 12.500 euro).