Cashback: i furbetti credevano di averla fatta franca…

Il Cashback rischia non solo di veder premiati i furbi piuttosto che gli onesti, ma anche di attrarre sempre meno partecipanti

Cashback
Cashback (Fonte foto: web)

Gli onesti hanno temuto a lungo. Non solo di non rientrare nel maxi-premio finale, ma anche che il Super Cashback potesse venir cancellato a causa dei famosi furbetti. Ma il Mef non si è mai arreso e nonostante l’azione risulti un po’ tardiva, adesso starebbe per escludere migliaia di partecipanti.

Naturalmente la “colpa” è dovuta al sistema stesso, infatti i più furbi sono stati nel tempo, molto bravi a sfruttare i piccoli buchi presenti nello stesso, riuscendo a portare a termine un determinato tipo di transazioni senza alcun problema. Per la non felicità di commercianti e partecipanti però, che si sono subito mossi per presentare diverse denunce. Ma come vuole intervenire il Governo?

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Cashback: tra poco sarà tutto ripristinato

In effetti più che il rimborso singolo del 10% sulla spesa, ciò che interessava tanto i più furbi, era il tanto ambito premio finale del Super Cashback di 3.000 euro l’anno, diviso in due tranches da 1.500 euro ogni sei mesi. Paradossale che ci si muova in questo senso, anche perché parallelamente c’è chi teme che le nostre transazioni non servano a nulla perché il Cashback starebbe per essere estromesso dal Recovery Plan.

Mettendo però in secondo piano questa possibilità, soffermiamoci su cosa potrebbe succedere a breve per il progetto che piace tanto agli italiani (onesti). I cosiddetti furbetti, per raggiungere il maggior numero di transazioni e quindi arrivare tra i primi della classifica per il Super Cashback, frazionano i loro pagamenti, il che risulta legale. Infatti, non è stata messa una regola sul come effettuare un pagamento, ma gli esercenti protestano perché su ogni minima transazione, sono loro a pagarci le commissioni e quindi a perderci.

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Per loro però non dovrebbe esserci un gran futuro, perché appunto, sembra che dopo le tante denunce degli esercenti, si sia deciso di intervenire. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze starebbe infatti preparando la black list, di chi verrà escluso. Ancora non è chiaro quali saranno i parametri per decidere un depennamento piuttosto che un altro, ma sicuramente le classifiche saranno riviste, qualora il provvedimento venisse davvero preso.

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