Con l’arrivo dei fondi del Recovery Fund, lo Stato vara nuove misure per i giovani che intendono acquistare casa. Ed è pronto a farsi da garante.
Sembra tutto pronto per la novità voluta dal governo in fatto di mutui e case. Già da tempo, infatti, si parla dell’agevolazione prevista per i più giovani, al fine di incentivare l’acquisto di immobili (prima casa) e la formazione di nuove famiglie. Ma le varie misure previste per spingere gli under 35 a fare il fatidico passo e comprarsi una casa, può essere coadiuvato anche da un’ulteriore disposizione governativa, che consentirà loro di accedere al contratto di acquisto senza dover versare un anticipo.
Può sembrare una variante minore ma, in realtà, è uno dei passaggi che più spaventa i potenziali acquirenti, specie i più giovani. Da questo punto di vista, l’arrivo dei fondi del Recovery fund potrebbe rappresentare un ottimo deterrente, come ricordato peraltro in Senato dallo stesso premier Mario Draghi: “Occorre aiutare i giovani ad avere una occupazione sicura in modo tale che possano pensare alla loro prima abitazione, per un futuro migliore“. Iniziare le procedure di acquisto sgravati dall’anticipo sarà un ottimo primo passo.
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Prima casa, il governo prepara la chance per gli under 35: si fa da garante
Parlando di anticipo per la casa, si intende la somma che, durante alcune transazioni, sono necessarie per confermare la propria intenzione di acquistare davvero un’abitazione. Una caparra per dirla nel linguaggio comune, posta dai venditori per far sì che non subentrino ripensamenti dell’ultima ora. Su quest’ultimo punto sembra in arrivo una soluzione apposita. Proprio per risparmiare ai giovani acquirenti l’incombenza di dover anticipare grosse somme di denaro per riuscire a improntare un contratto d’acquisto. Ancora prima della stipula stessa del mutuo. Detta in poche parole, la proposta sul tavolo sarebbe quella di abolire l’anticipo e far sì che lo Stato faccia di fatto da garante ai giovani.
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La soluzione potrebbe essere sostanzialmente bicefala. Da un lato lo Stato potrebbe erogare l’intero contributo (solo per un immobile di proprietà), dall’altra potrebbe accordarsi con gli istituti di credito per fungere da garante. Comunque sarà, l’obiettivo del governo è fare tutto in fretta. Anche perché, da programma, oltre a coprire la somma di anticipo, gli aiuti dello Stato non impediranno la detrazione fiscale per la richiesta di un prestito. I chiarimenti sono contenuti nel Documento di economia e finanza, in relazione alle agevolazioni sulla prima casa. Come per i provvedimenti per il mutuo, anche questa possibilità sarà indirizzata agli under 35.