Il Fisco può effettuare sempre più controlli grazie agli strumenti multimediali, ma la privacy viene sempre prima di tutto
All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il governo ha messo gli occhi sull’evasione fiscale, con tanti modi per controllare sempre di più soggetti e famiglie. Si va dalla casa all’auto, per andare poi ad accendere i riflettori su tutti i pagamenti. Il Fisco tra l’altro, torna a riscuotere nel mese di maggio, dopo una breve pausa ed inizia di nuovo a far tremare.
Il Fisco, basa ora le sue conoscenze su tutti noi, da come riporta il Sole24Ore, su ben 161 database che poi saranno ulteriormente potenziati per completare la loro possibilità di espansione. Infatti, uno dei problemi che per ora ha riscontrato la Sigei, partner tecnologico, è quello di aver sfruttato tutti gli spazi della macchina per ora a disposizione.
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Il governo punta comunque a rispettare completamente la privacy dei propri cittadini, cosa che sembra comunque difficile visti gli strumenti sempre più potenti come l’algoritmo anti-evasione per i controlli. Da dire però, che nella Legge in Bilancio 2020 c’è un ampio paragrafo dedicato all’anonimizzazione delle informazioni, con un percorso da completare per giugno 2022. Ai dati, verrebbe applicato un sistema speciale, per non rendere visibili le persone che vi sono dietro, così da garantire appunto la privacy personale.
Se il processo che rende anonime le persone correlate ai dati va per il verso giusto, allora i dati stessi non saranno più classificabili come personali e non faranno più parte della dimensione applicativa del Gdpr. Il processo di anonimizzazione è molto importante per due canali del futuro: se infatti da un lato le persone potranno temere meno per la privacy, è anche più fattibile sfruttare set degli stessi dati, per analisi e ricerche statistiche.
Infine, ecco la Tax compliance, ancora uno strumento tra le mani dello Stato. Essa costituisce il livello di rispetto e pagamento degli obblighi fiscali, dei singoli soggetti. I due strumenti attraverso la quale ottenere la fedeltà sono: lotta all’evasione fiscale ed inoltre, servizio, assistenza ed informazioni fornite al soggetto. Tutto questo è reso possibile dal cosiddetto Fisco digitale, grazie al quale si può ottenere un raggiungimento del 30% in più delle comunicazioni ai contribuenti su dichiarazioni e versamenti.