Truffe al telefono, la mossa dei falsi call center: danni a noi e alle aziende

Tentativi di truffa esasperati dalla pandemia ma anche una maggiore prudenza da parte degli utenti. Il caso dei falsi call center però è emblematico.

Truffe call center
Foto: Web

Fino a pochissimo tempo, quando si riceveva una chiamata da un numero sconosciuto, la tendenza sarebbe stata quella di rispondere immediatamente. La convinzione, infatti, era che si trattasse magari di un ente al quale avevamo inviato il nostro curriculum, piuttosto che una persona che aveva bisogno di noi della quale non avevamo però il numero. Oggi le cose stanno un po’ diversamente. La tendenza alla risposta immediata è stata sostituita da quella della prudenza visto che, almeno per la maggior parte delle volte, ci si trova ad ascoltare un call center. A volte persino un disco registrato o addirittura un’agenzia di trading che ha avuto il nostro contatto per vie traverse.

Ma non solo. Un problema sempre più frequente si manifesta quando i call center (o presunti tali) che si rivolgono a noi non corrispondono ad aziende reali. E questo avviene piuttosto di frequente. Spesso le chiamate arrivano da fuori regione (addirittura dall’estero a volte, e in questi casi meglio non rispondere) e perlopiù invitano ad accettare un’offerta telefonica. Molti call center si comportano così ma quando si tratta di una truffa, può accadere di trovarsi di fronte a problematiche maggiori già al momento di alzare la cornetta.

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Truffe al telefono, la mossa dei falsi call center: il trucco della voce registrata

Non è semplice riconoscere la truffa. Spesso, infatti, le chiamate non solo si servono di grandi nomi ma propongono dei veri e propri contratti capestro, per i quali basta anche un sì o no fuori posto per entrare in vigore. Un rischio esasperato nel caso si trattasse di un disco registrato. In questi casi, infatti, la cosa più saggia è attaccare il telefono senza fornire risposte, si trattasse di un’affermazione o di una negazione. Il trucco della voce estrapolata è infatti uno di quelli più impiegati per indurci in errore.

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A maggior ragione, occorrerà tacere nel caso in cui vengano poste delle domande particolari sulla nostra identità. Ad esempio, qualora si presuppongano risposte del tipo “sono io” o anche il semplice “sì”. Il problema, in questi casi, potrebbe essere quello della registrazione, nel senso che alcuni tentativi di truffa si servono della nostra voce registrata per porla dove è più conveniente. Dovesse accadere sarebbero dolori, perché venir fuori da una fregatura del genere è tutt’altro che semplice. Meglio utilizzare la prudenza prima del danno.

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