Si tratta di vere e proprie giacenze di denaro, beni, azioni e quant’altro di cui non conoscevamo l’esistenza. Proprietà che ci spettano però di diritto.
Possedere qualcosa e non saperlo? Può succedere e anche piuttosto di frequente. A volte, quando meno ce lo aspettiamo, capita che spuntino fuori delle somme a noi dovute, che avevamo dimenticato o che semplicemente non conoscevamo. Le ragioni possono essere tante ma la denominazione è una sola: proprietà non reclamate o non rivendicate. Concetti identici per indicare quelle proprietà, che siano beni o denaro, appartenenti a noi di diritto ma che finora non sono state consegnate ai legittimi proprietari. Si potrebbe tranquillamente definire denaro gratuito e riguarda addirittura una persona su dieci.
Se proprio si volesse dare una definizione di proprietà non reclamata, si potrebbe definire tale un conto in un istituto finanziario di cui non vi sia contatto con il proprietario legittimo per un lungo periodo di tempo. Si tratta naturalmente di specifici periodi, ben regolamentati a seconda della legislazione in materia dello Stato di appartenenza. In questo lasso di tempo, si parla di periodi di inattività o “dormienti” del denaro in questione. Si tratta perlopiù di liquidità ma può trattarsi anche di rimborsi, assegni turistici, dividendi, azioni, assegni non incassati, buoni acquisto o persino delle polizze vita. A volte anche la classica cassetta di sicurezza.
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In alcune circostanze si potrebbe definire un problema. Per chi non ha riscosso il credito e anche per chi lo ha immesso, visto che si tratta di beni sostanzialmente in fase di stagnazione. Un Paese alle prese con parecchie proprietà non reclamate sono gli Stati Uniti, dove sono quantificabili addirittura in miliardi di dollari, soprattutto in forma di rimborso delle tasse. Secondo quanto evidenziato dalla corrispondente di Nbc, Stephanie Ruhle, il problema sorgerebbe nel momento in cui le persone si trasferiscono senza aggiornare il proprio indirizzo. Per questo il governo americano ha disposto un portale apposito nel quale svolgere la procedura di recupero attraverso la casella “Ottieni stato rimborso”.
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Secondo la National Association of Unclaimed Property Administrators (NAUPA), vi sarebbero complessivamente 33 miliardi di dollari in proprietà non reclamate, 10 dei quali nemmeno in fase di restituzione. Esiste un portale, Choice Plus, che garantisce un’assistenza nei percorsi di recupero della proprietà, senza pagamenti aggiuntivi e previa fornitura di specifica documentazione. Fra questa, i documenti relativi alla proprietà, la determinazione dei reclami errati relativi a revoche e amministrazioni di beni immobiliari. I costi sono quelli standard: spese legali, dimostrazione del diritto. Ma forse ne vale la pena di sostenerle.