Criptovalute, rischi sì ma guadagni pure: 4 modi per non sbagliare

Accanto ai pericoli, cresce anche il ricorso alle criptovalute. E, al contempo, anche i metodi per riuscire a guadagnare senza correre troppi rischi.

Criptovalute
Foto di WorldSpectrum da Pixabay

E’ vero che quello delle criptovalute non è ancora un mercato sufficiente regolamentato. Ma è pur vero che se si riesce a contenere il fattore di rischio, è possibile accumulare un lauto guadagno. Accrescere il proprio portafoglio non è impossibile per un investitore oculato, che magari non punta su filoni particolarmente volatili e mantiene gli standard più prossimi al livello di guardia. Dettagli di un sistema finanziario destinato a crescere, al netto di tutte le possibili controindicazioni, e con il quale occorrerà prima o poi fare i conti. Specie se alcuni Paesi dovessero decidere di adottare le crypto come valute di Stato (almeno in parte).

Esperimenti simili stanno avvenendo in diverse Nazioni, nel Giappone del post-Abe ad esempio. Ma anche la Cina ci ha provato, mettendo a referto risultati parzialmente positivi. L’Europa, per ora, si mantiene più prudente sull’adozione delle criptovalute, proprio in virtù dei rischi correlati, della poca regolamentazione e dell’estrema volatilità del mercato. Ai più, comunque, il sistema delle crypto resta scarsamente accessibile. Non tanto per impossibilità di investirci sopra, quanto sul mero piano tecnico. Compiere il fatidico passo in direzione dei Bitcoin vari significa avere perlomeno un minimo di infarinatura finanziaria. Anche perché il rischio di perdere tutto è ancora piuttosto concreto.

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Criptovalute, rischi sì ma guadagni pure: ecco come fare

E’ vero che si tratta di un campo abbastanza complesso, ma è vero pure che le strategie per approcciarsi a questo mondo esistono. Anzi, vi sono delle vere e proprie metodologie per ottenere un buon profitto senza necessariamente rischiare all’inverosimile. Uno di questi si inserisce proprio in quello che, a prima vista, sembra il difetto principe: la scarsa regolamentazione, infatti, concede una certa libertà d’azione in fatto di arbitraggio, consentendo di inserirsi all’interno delle inefficienze del mercato. Ad esempio acquistando laddove i prezzi sono più bassi per poi piazzarsi in segmenti dove vigono standard più elevati.

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Esiste poi una giornata particolare chiamata “Day trading”, durante il quale le criptovalute realizzano profitti al pari del mercato azionario. Anche qui, la logica è quella della compravendita di azioni: si acquista quando il prezzo scende e si vende quando sale. Altra soluzione, quella del cryptomining, ovvero il processo durante il quale le transazioni vengono aggiunte (previa verifica) alla blockchain. Questa però è roba per esperti, in quanto è necessario un particolare hardware per riuscire a svolgere l’operazione. Si tratta della classica estrazione di valuta digitale, complicata ma potenzialmente redditizia. Logica simile anche per il rubinetto di criptovaluta, anche se i profitti sono più contenuti. Qui si agisce sui siti web che, di giorno in giorno, rilasciano piccole quantità di crypto. Per partecipare occorrerà eseguire alcune attività minori, diverse a seconda del sito.

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