Superbonus 110%: la proroga potrebbe arrivare, ma non con il Recovery

Superbonus 110%, sì alla proroga per il 2023, ma non all’interno del Recovery Plan: il Governo ha altre idee per una soluzione.

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Si temeva l’addio, ma a quanto pare il Superbonus 110%, avrà la sua proroga. Non arriverà però col Recovery, dal Governo fanno sapere, che potrebbe invece esserci con la prossima Legge di Bilancio. Governo stesso, molto impegnato con i bonus in questo periodo, ce n’è uno tanto atteso, che appena partito ha avuto dei problemi da risolvere.

Quello che invece rimarrà in vigore fino a giugno del 2022, attende già la proroga per l’anno successivo. Si parla comunque di non introdurla nel Recovery Plan, che il Parlamento ha approvato con 442 voti contro 19 e con 51 astenuti.  Draghi ad ogni modo, fa sapere che chi vorrà usufruirne, non deve preoccuparsi.

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Superbonus 110%: come e quando verrà rinnovato

Nel testo che il Governo ha già spedito al Parlamento, si legge che: si intende estendere la misura del superbonus 110% recentemente introdotta dal 2021 al 2023″, ma come si immagina, non senza differenze rispetto a quello attuale. L’obiettivo infatti, è quello di una sostanziale semplificazione. Nel discorso di Mario Draghi al Parlamento, a proposito di questo tema, è stato detto: Per il Superbonus al 110% sono previsti, tra Pnrr e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c’è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari”.

Concludendo con la promessa di includere nel disegno della Legge di Bilancio 2022, una proroga per il 2023. Non sembrerebbe invece, che possano cambiare le modalità per il beneficio del bonus, con possibilità di cessione a terzi, di sconto in fattura e di detrazione in dichiarazione dei redditi tramite 5 quote annuali di pari importo.

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Ed allora, bisogna lavorare già dalla prossima estate, per il decreto che porterà alla tanto agognata semplificazione. A chiederle, soprattutto professionisti ed imprese, con il Governo che avrebbe deciso di ascoltarle. Si parla del prossimo maggio, con la rimozione di tutti i paletti burocratici per poterne usufruire.

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