Le truffe online non sono finite col diffondersi della conoscenza sul come difendersi, alcuni ci cadono ancora
Ancora sotto attacco dei malviventi, Unicredit, Intesa Sanpaolo e BNL che ignare di tutto, prestano i loro nomi all’ennesimo tentativo di truffa online. Purtroppo i truffatori si servono sempre più del web per risalire ai nostri dati, anche con Sms che ci annunciano di un presunto pacco DHL in giacenza, anch’essi un falso.
Purtroppo non c’è pace soprattutto per i correntisti delle banche più famose, ma anche di quelle meno nominate, a cui spesso capiterà di ricevere sms o mail sospette. Questo perché è facile per gli imbroglioni rendersi credibili e far cliccare i malcapitati dove non devono, mettendo appunto in pericolo i loro dati.
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Come difendersi dalle nuove forme di truffe online
Anche se ormai dovremmo tutti aver capito come avvengono e soprattutto perché, meglio ricordare che i ladri vogliono i nostri dati, semplicemente per arrivare a decodificare i Pin dei nostri conti corrente, per svuotarli. Ed è già successo a chi ha risposto semplicemente all’Sms che chiedeva di “aggiornare le credenziali“, quindi bisogna sempre tenere gli occhi aperti, anche con le pubblicità e gli annunci Facebook.
I tanti clienti delle maggiori banche, hanno spesso rivelato di essere stati contattati per tentativi di phishing, di cui vi ricordiamo la procedura: ci arriva un’e-mail che molte volte ci dice di una speciale promozione o di un bonus da parte della nostra banca o su un prodotto. Spesso vengono usati sia nome che stemma della banca a rendere tutto più credibile, poi ci viene chiesto di cliccare su un link.
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Cliccandoci, verremmo trasferiti su quella che pare essere la pagina di riferimento del nostro istituto, tutto sicuro, a quanto sembra. Invece, i truffatori sono molto bravi a costruire pagine cedibili, mentre in realtà viaggiamo su un sito clone, dove una volta inseriti i nostri dati, li staremo regalando ai malviventi. Il consiglio è sempre quello di chiamare in banca per verificare la veridicità dell’Sms arrivato e nel caso, avvisare la Polizia Postale.