Un modo ingegnoso per portare a segno la truffa ai danni di anziani tra Monza e Senago, fermato il trentunenne
Un modo innovativo ma pur sempre truffaldino, di avvicinare le proprie vittime. Al pari dei malviventi che hanno escogitato un piano per farsi aprire la porta dagli anziani, anche questo trentunenne ispirava in loro fiducia per poi derubarli. L’uomo fermato, fingeva di essere un semplice fruttivendolo.
La maggior parte delle sue azioni contro legge, sarebbero state messe a segno tra le città del milanese di Monza e Senago, a fermarlo, i carabinieri di Cassina de’ Pecchi eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Milano.
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L’uomo che era già ai domiciliari, è stato accusato di “rapina, furto con strappo e truffa aggravata”. Le indagini, iniziarono nella scorsa estate, con esattezza l’11 luglio 2020, per una denuncia ai suoi danni di un sessantasettenne. Il giovane, avrebbe dapprima finto di conoscere bene l’uomo, iniziando a provare di fargli prendere fiducia, poi gli avrebbe chiesto di comprare la sua frutta. All’avvicinarsi della vittima poi, il truffatore rubava i soldi in suo possesso e scappava con un furgone, di cui i militari hanno riconosciuto la targa.
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In particolare, il malvivente, secondo le ricostruzioni, si sarebbe macchiato anche di una rapina nella scorsa estate, dove un uomo di 84 anni oltre ad aver perso i suoi soldi, subì anche un danno fisico che gli costò una prognosi di 10 giorni. Le accuse che erano già costate in settembre i domiciliari al trentunenne invece, erano di aver partecipato ad un’altra rapina il 25 agosto 2020, ai danni di un ottantenne.