Cosa ci porta il governo Draghi a proposito di Superbonus 110% e piano Cashback? Le due iniziative non piacciono più
Il Recovery porterà con sé inevitabilmente, tantissime novità. Ormai manca pochissimo, il giorno 30 aprile 2021 è quello indicato come ultimo per presentare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ed il premier Draghi porterà le idee finali all’attenzione del Consiglio dei Ministri, entro il prossimo venerdì.
In attesa di sapere cosa ne sarà, anche alcune categorie di lavoratori che potrebbero ricevere una brutta notizia, ma di più si saprà proprio settimana prossima. E tra le novità che più interessano, ci sono quelle inerenti il Superbonus 110% ed il piano Cashback.
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Quale futuro con il Recovery, per Superbonus e Cashback
Pare quindi, che il Superbonus, che solo pochissimo tempo fa portò ad un boom di assunzioni, sarà costretto a salutarci tra poco. Ecco le sei aree dove dovrebbe intervenire il PNRR: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; transizione ecologia; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Mentre per quanto riguarda il Superbonus, di cui si attendeva una proroga al 2023, sembrerebbe che questa arriverà solo al 2022.
A chiedere una proroga più lunga, erano stati a più riprese sia imprese e professionisti che lo stesso Parlamento, ma sembra proprio che nessuno di questi sarà accontentato. Al momento invece, c’è anche la data ultima come termine del Superbonus, i lavori finiranno il 30 giugno 2022, salvo sorprese.
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La pagina che coinvolge la lotta alle evasioni: il piano Cashback: voluto dal governo Conte e che probabilmente sparirà col governo Draghi. L’iniziativa però, furbetti a parte, ha avuto tantissimo successo e difficilmente dovrebbe essere accantonata del tutto. Potrebbero essere usati però, dei fondi nazionali per portare avanti il progetto, perché i fondi derivanti dall’UE, dovrebbero essere usati per altro.