Conti corrente sotto attacco: prendono i nostri soldi

Succede ciò che era immaginabile. Le banche si rivalgono sui nostri conti corrente per non rimetterci di tasca propria.

Succede che la Bce per favorire la circolazione di soldi, per rimettere in sesto l’economia abbassi i tassi di interesse. Prestiti per facilitare movimentazione, scambi, far crescere l’economia. Succede, insomma ,che le banche stiano dalla parte dei cittadini, dei risparmiatori, almeno cosi sembra, almeno questa è l’idea che ci si può fare in questa situazione, in questa condizione, pensando ai giorni che abbiamo avuto e che si spera non avremo più.

Insomma, quel che succede, sembra inusuale, sembra qualcosa di poco consono ai nostri tempi. Ma quel che è ancora più inusuale, è pensare che le banche rischino il negativo per facilitare i propri clienti. Questo non succede e forse, non succederà mai. A rischio, in questo senso, sono infatti i nostri conti correnti, sui quali potrebbe ricadere, la necessità degli istituti di credito di far quadrare i propri conti, di non rimetterci, insomma.

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Conti corrente sotto attacco: i nostri soldi sono veramente al sicuro?

Le spese di gestione di un conto corrente sono aumentate a dismisura. Si stima che nel 2020 io costo annuo di un conto corrente sia aumentato di circa 88,5 euro rispetto all’anno precedente, questo per tutta una serie di piccole commissioni e spese varie che vanno a colpire i correntisti che utilizzano, chiaramente, molto meno il denaro contante, ma vengono colpiti nella movimentazione sfrenata, si fa per dire, del proprio conto corrente.

Sono previsti, inoltre, per i prossimi mesi, alcuni aumenti rispetto alle commissioni che si applicano al pagamento di determinate tasse. Questo comporterà maggiori spese complessive annuali, e a certezza che gestire un conto corrente è diventata cosa assai impegnativa.

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La verità è che si vuole anche spingere i correntisti ad investire in prodotti suggeriti dalle varie banche. Far evitare loro, insomma, di avere soldi fermi, immobili, sui propri conti corrente, un modo, insomma, per stimolare la movimentazione ed invogliare ad investire.

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