La proroga del precedente Governo sta per scadere. Gli italiani, presto, dovranno vedersela con i pagamenti dei mutui accesi negli anni.
Il 30 giugno, cosi come ampiamente previsto dalle disposizioni del precedente Governo che aveva prorogato i termini entro cui, di fatto, si è reso possibile il congelamento dei mutui attivati negli anni da milioni di cittadini italiani. Privati o imprenditori, piccoli, medi o grandi poco importa e poco cambia. Si dovrà tornare a rispettare le scadenze e a rispettare gli impegni presi con le banche e le finanziarie, in un momento storico non certo florido.
Moltissime le aziende che in questo caso potrebbero rischiare grosso. Rischi che porterebbero a ridimensionamenti, perdita di posti di lavoro, messa in discussione della continuazione stessa dell’attività finora condotta. L’effetto che potrebbe avere questa dinamica sulla piccola media impresa italiana potrebbe essere davvero catastrofico.
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I giorni stanno per finire: l’allarme dei sindacati delle banche
“Le norme europee sui crediti deteriorati sono entrate in vigore a gennaio scorso, ma il governo, tra le pieghe normative, è riuscito a estendere la sospensione dei prestiti fino al prossimo giugno, con una norma inserita nella legge di bilancio per il 2021 – spiega in una nota, il sindacato dei lavoratori delle banche Fabi – ulteriori rinvii per l’applicazione delle linee guida Eba, però, non saranno più possibili. Né sono sufficienti, per evitare il rischio di dissesto finanziario di 2,7 milioni di soggetti, alcuni chiarimenti informali pubblicati recentemente dalla stessa Eba”.
Le banche hanno insomma le idee chiare su quello che potrebbe succeder e su quello che non dovrebbe succedere. La situazione resta insomma critica, con milioni di italiani che si vedranno letteralmente travolti dagli impegni e dalle scadenze.
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La tanto temuta scadenza sta per arrivare e se è vero che non ci saranno altre proroghe, allora si andrà verso una probabile accavallamento di più scadenze che potrebbero essere letali per i cittadini italiani, piccoli imprenditori, liberi professionisti, tutti, insomma.