Nuovo passo verso la rivoluzione digitale della Pubblica amministrazione. L’anagrafe passa online: novità per 57 milioni di italiani.
Maxi-progetto di “contiana” memoria pronto a vedere luce. Anzi, a dire il vero è già operativo anche se non tutti sanno esattamente di che si tratta. La funzionalità dell‘Anagrafe nazionale della Popolazione residente (Anpr) si deve al Ministero dell’Interno. Il varo è in corso ma il pensiero è di qualche tempo fa, quando in sella alla guida del governo c’era ancora Giuseppe Conte, e vedrà il suo completamento già durante il 2021. Si tratta, sostanzialmente, di un’immensa banca dati sotto forma di portale digitale, utile a raccogliere le identità di tutti coloro che sono residenti su territorio italiano.
Niente di preoccupante. Solo una sorta di anagrafe interamente online, grazie alla quale sarà possibile effettuare il disbrigo di pratiche che, in alternativa, saremmo costretti a svolgere sul posto. Il che significa code ai Municipi o agli uffici territoriali di competenza, a seconda di quello che ci serve. Un ulteriore passo verso quel progetto di digitalizzazione della Pubblica amministrazione che sembra andare di pari passo all’implementazione dei servizi digitali già messi in atto da diversi enti.
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Pronta l’Anagrafe digitale: via alla fase sperimentale
Sono quasi 8 mila le anagrafi comunali che hanno aderito al progetto. In pratica, l’Anagrafe digitale raccoglie i dati di quasi il 95% della popolazione italiana. Questo considerando che appena 417 Comuni hanno mancato (per ora) di servirsi del nuovo portale. Senza contare che l’Anpr va a includere anche i dati relativi a tutti gli italiani residenti all’estero, per un totale di altre 5 milioni di persone. Una variabile resa possibile dalla partecipazione della rete consolare, che ha consentito di rendere fruibili le informazioni su chi risiede fuori dall’Italia. Per quanto riguarda le singole persone, sono più di 57 milioni coloro che potranno servirsi della funzione.
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Chiaro che, come qualsiasi altro portale inerente alla Pubblica amministrazione, anche per l’Anpr varrà l’accesso tramite Spid, Cie e Cns. In questo caso, una volta fatto l’accesso alla propria area riservata, l’Anagrafe consentirà di svolgere pratiche quali la stampa di certificati, autocertificazioni personalizzate e, naturalmente, la consultazione dei propri dati. E in caso la modifica. L’obiettivo è proprio quello di snellire le procedure e dotare i cittadini di un compendio dei propri dati forniti alle amministrazioni. Entro il 2021 il progetto dovrebbe vedere luce in forma piena. Al momento qualche sperimentazione è stata già avviata e anche in alcune grandi città come Milano, Torino e Firenze.