Una storia che ha dell’inverosimile, quella che si protrae ormai dal furto in villa del 2019, ai danni della modella, Tamara Ecclestone
Ricordate del furto nella villa del padrino della F1, Tamara Ecclestone? Ebbene, se vi aspettavate una soluzione rapida con l’arresto del ladro, resterete delusi. Sì, perché il malvivente oggi vive in Serbia, dove si rifiutano di arrestarlo per consegnarlo all’Inghilterra. Così, si sta salvando e godendo la vita, Daniel Vukovic.
L’uomo croato, ha oggi 23 anni ed è cresciuto in Italia, presso il campo rom di via Monte Bisbino, a Milano. In realtà Vukovic non agì da solo, ma di quel colpo è l’unico ad essere stranamente ancora in libertà. Furti ai danni di personaggi famosi si sono ripetuti negli ultimi mesi anche in Italia, come per il furto a Diletta Leotta o del centrocampista McKennie, che intanto era in campo a giocare.
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La denuncia di Tamara Ecclestone e Scotland Yard
Da un’inglese ad un inglese, tra i calciatori recentemente derubati in Italia, anche Chris Smalling della Roma, presente al momento della rapina. Più o meno 25 milioni di euro, la refurtiva portata via dalla banda da casa della modella e conduttrice, figlia di Bernie, tra orologi, diamanti e gioielli. Scotland Yard, lavorò al caso insieme alla squadra Mobile di Milano, per capire anche come la banda fosse riuscita all’epoca ad entrare in una villa tanto controllata e metter mano su una cassaforte che conteneva la refurtiva.
Due italiani, Alessandro Maltese e Alessandro Donati, insieme a due rumeni, Maria Mester e il figlio Emil, sono già stati fermati, ma del quinto elemento ancora non c’è traccia. Addirittura Maria Mester fu bloccata proprio in un aeroporto di Londra con addosso i gioielli di Tamara, ma il resto della refurtiva è ancora nelle mani dell’uomo in fuga, Vukovic.
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Ora, molto fa pensare che buona parte della refurtiva sia proprio con lui in Serbia. Visto che gli altri hanno lasciato Londra tutti in aereo, tranne la donna bloccata subito, la domanda è dove abbiano potuto trasferire tutti gli oggetti, per partire senza problemi. Un’ipotesi è che intanto la banda abbia “parcheggiato” la refurtiva in qualche posto di Londra, per poi andarla a prendere in un secondo momento.
E se qualcuno d’accordo con l’uomo croato ha portato tutto in Serbia servendosi di normali mezzi di trasporto come delle auto? Per adesso l’interrogativo resta perché la Serbia come spiegato, si rifiuta di consegnare il proprio nuovo cittadino per motivi politici, ed intanto a Tamara sono stati restituiti solo alcuni gioielli.