Brutte notizie per le Partite Iva che a breve potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti con una novità non particolarmente gradita. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
È trascorso ormai più di un anno da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre vite, portando con sé delle conseguenze negative, sia per quanto riguarda l’aspetto sociale che quello economico. A partire dall’utilizzo delle mascherine, fino ad arrivare alle limitazioni negli spostamenti, d’altronde, sono davvero tanti gli accorgimenti a cui bisogna prestare attenzione. Se tutto questo non bastasse, ad aggravare ulteriormente la situazione, si annovera la decisione di chiudere molte attività, che porta sempre più famiglie a vivere un momento di crisi economica.
Una situazione particolarmente difficile da gestire, con il governo chiamato a prendere delle decisioni importanti in merito. Ne è un chiaro esempio il Decreto Sostegni, che porta con sé varie misure importanti, come ad esempio l’erogazione di contributi a fondo perduto e la proroga del blocco dei licenziamenti. Allo stesso tempo il governo continua a lavorare, al fine di approvare nuove misure, con alcune che potrebbero non essere particolarmente gradite. Lo sanno bene le partite Iva, che a breve potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti con una vera e propria stangata.
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Partite Iva, stangata in arrivo: ipotesi aumento aliquota Flat Tax al 23%
Brutte notizie in arrivo per i titolari di Partite Iva, spaventati da quanto emerso in una relazione del Ministero delle Finanze riguardante la revisione del sistema dell’Irpef. Si tratta, infatti, dell’ipotesi di innalzamento dell’aliquota della flat tax dal 15% al 23% per chi ha redditi fino a 65 mila euro l’anno. Un aumento di ben 7 punti percentuali, che andrebbe inevitabilmente a gravare ulteriormente sulle tasche di una categoria già duramente colpita dalla crisi in corso.
Ma non solo, sempre in una relazione del Mef spunta l’ipotesi di una revisione dei coefficienti di redditività. Quest’ultimi, ricordiamo, vengono utilizzati per calcolare l’imponibile dei lavoratori autonomi. Misure che, se adottate, potrebbero complicare ulteriormente la situazione della partite Iva. Quest’ultime, infatti, si ritrovano già a vivere un grave momento di crisi a causa del Covid. Ne è una chiara dimostrazione il fatto che nel corso del 2020 sono diminuite, registrando un dato pari al -14,8%.
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L’aumento dell’aliquota della flat tax permetterebbe al Fisco di recuperare circa 7 miliardi di euro, che entrerebbero pertanto nel bilancio dello Stato. Dall’altro canto andrebbe ad aumentare il carico fiscale per moltissimi lavoratori titolari di partite Iva. Al momento, comunque, si tratta solamente di un’ipotesi. Non resta quindi che attendere e scoprire se il governo deciderà o meno di adottare tale misura, oppure se preferirà optare per una soluzione che non vada a gravare ulteriormente sulle tasche di migliaia di professionisti.