Dove è più conveniente custodire il proprio denaro? Cassetta di sicurezza o conto corrente? Vediamo quale è la miglior soluzione considerando i fattori risparmio e attendibilità
L’interrogativo su dove è meglio tenere i propri risparmi “affligge” quotidianamente i contribuenti italiani, che in base alle loro esigenze e necessità decidono sul da farsi. L’obiettivo è quello di evitare perdite ingenti e di tenerlo al sicuro allo stesso tempo.
Una duplice finalità che può essere perseguita attraverso più strade. Le più conosciute a livello legale sono l’apertura del classico conto corrente o l’affitto di una cassetta di sicurezza in banca.
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Cassetta di sicurezza e conto corrente a confronto: quale conviene di più?
Nel caso si decida di optare per la seconda, bisogna tenere a mente che si tratta di un passaggio non correlato all’apertura del conto. Quindi chi volesse tenere il proprio denaro in un caveau bancario può farlo senza alcun vincolo relativo al c/c.
A quel punto però scatta la valutazione da parte del singolo individuo, che deve capire quale può essere la soluzione migliore per se stesso. Il primo passo da compiere è quello di ponderare a quanto ammontano le cifre che si intende lasciare in custodia.
Da inizio 2021 i costi per la gestione del conto corrente sono aumentati di circa il 20%. Se si aggiunge l‘imposta di bollo di 34,20 euro per chi ha in giacenza più di 5.000 euro la spesa annuale supera i 100 euro e può arrivare anche fino a 130/150 euro.
La cassetta invece varia da una somma decisamente bassa di 50/60 euro ad una molto alta che sfora i 1000 euro. La variabile in questo caso è la grandezza del contenitore. Il prezzo lievita in maniera sostanziale quando si parla addirittura di cabine, ma in quel caso significa che si dispone di una determinata ricchezza e quindi l’esigenza di preservarla con tutte le cautele del mondo.
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Quindi, in virtù di quanto sopracitato, non esiste un metodo univoco conveniente. Ogni famiglia o persone deve essere abile a trovare quello che si sposa meglio con la propria disponibilità economica.