Ristoranti ancora chiusi, il rischio è di perdere quei pochi che sono riusciti a resistere fino ad oggi, facendo vincere i fast food
Titolari e lavoratori non ne possono più. L’economia del Paese non può continuare a restare così ferma, e ristoriatori, operatori di palestre, locali e commercianti vogliono le riaperture. Anche lo spettacolo aspetta da tempo il via libera, ed intanto c’è qualche indicazione su quando apriranno di nuovo cinema e teatri.
Poco hanno fatto i ristoranti aperti solo a pranzo, visto che quasi tutti gli uffici però, erano chiusi con lavoratori in smart working e che quindi non andavano a consumare. Ora, il Governo pare aprire a nuove idee, visto che pure il poco fatturato nel week end nelle Regioni non rosse, non sembra più bastare.
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Ristoranti: quanto è pericoloso tenerli ancora chiusi
Il problema è diventato tanto semplice da capire: ora non bastano più le parole. O meglio, se non sono mai bastate, ora siamo quasi al declino totale. I pochissimi bar e ristoranti che ancora sono rimasti in vita, stanno rischiando di fare come i meno fortunati colleghi precedenti, abbassando la saracinesca per sempre. E mentre in altri Paesi si riapre tutto, l’Italia resta attaccata al palo delle mezze idee.
In più, negli scorsi mesi abbiamo assisitito anche ad episodi abbastanza scoraggianti per i ristoratori stessi, come il caffè costato 400 euro a barista e cliente, in quel di Genova, nel mese di marzo. Il lento processo di morte infine, per tutti questi locali che attendono di capire a quando le riaperture, si va a chiudere tra Agenzia delle Entrate, banche ed altre agenzie di riscossione.
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A vincere, sono al solito, i pesci grossi. Le multinazionali, con le loro catene di fast food che si impadroniscono di un mercato libero loro favorevole. Non solo guadagnando adesso con il delivery, approfittando di app e varie piattaforme, ma rischiando di inglobare i piccoli ristoratori di oggi, che un giorno dovranno piegarsi al loro mercato per sopravvivere. Una pratica, chiamata nel gergo lavorativo, dark kitchen e verso quali ci stanno portando il nuovo e vecchio Governo.