Dopo tanta attesa il Governo Draghi ha confermato l’erogazione del Reddito di Emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio. Vediamo a chi spetta e in quale misura
Passata la fase di transizione tra il Governo Conte e quello Draghi, adesso è giunto il momento di aiutare concretamente i cittadini alle prese con la crisi economica generata dal covid-19. Molte famiglie sono arrivate allo stremo e non in alcuni casi non hanno nemmeno le risorse necessarie per arrivare a fine mese.
Per questo l’erogazione del Reddito di Emergenza per altri tre mesi (marzo, aprile e maggio) rappresenta un piccolo spiraglio di luce in un tunnel però ancora tortuoso. Ogni nucleo familiare può ottenere fino ad un massimo di 800 euro mensili. Non sono moltissimi, ma possono comunque risultare molto utili.
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Il primo criterio da soddisfare per poterlo ottenere, è la mancanza di un impiego stabile o di un guadagno dignitoso (al di sotto dei 400 euro mensili). Rientrano tra i beneficiari anche i disoccupati che non hanno più percepito la Naspi dal 1 luglio 2020 al 28 febbraio 2021. A loro spetta la quota minima di 400 euro, ma solo a patto che l’ISEE non sfori una certa soglia.
Infatti una prerogativa tassativa del REM è che il suddetto indicatore sia di massimo 30mila euro. L’altro aspetto fondamentale è la composizione del nucleo familiare. Si va dai 400 euro per i nuclei monofamiliari a 800 per quelli composti da tre adulti e due minori. In questo caso è prevista un’ulteriore maggiorazione di 40 euro è prevista se si aggiunge anche un disabile grave.
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C’è tempo fino al 30 aprile 2021 per presentare la domanda, che può essere inoltrata online nell’apposita sezione del sito dell’Inps dedicata al Reddito di Emergenza (è necessaria una tra SPID, PIN, CIE e CNS) o inviata tramite il supporto di un Caf o Patronato.