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Inps, la mossa dell’agevolazione per alleggerire le spese della terza età

Prestiti ad hoc per gli iscritti all’Istituto previdenziale. Pochi requisiti e libertà di impiego delle risorse: ecco a chi va l’ultima agevolazione Inps.

Foto di pasja1000 da Pixabay

Periodo di erogazioni per l’Inps, che punta a rinforzare i sostegni per le categorie più in difficoltà. Dopo aver confermato la Carta acquisti 2021, indirizzata ai nuclei familiari con Isee basso (poco superiore ai 7 mila euro come limite), l’Istituto prepara un’agevolazione ad hoc per gli anziani, sotto forma di prestiti mirati ad alleggerire il peso delle spese una volta arrivati alla terza età. Si tratta, infatti, di un prestito a tutti gli effetti, con particolari agevolazioni sul fronte del tasso, fissati al di sotto degli standard di quelli offerti solitamente.

Una mossa che l’Inps ha reso possibile attraverso la stipula di contratti mirati con altri istituti, utili a mettere a punto un fondo per la concessione di prestiti agevolati a coloro che, naturalmente, risponderanno a determinati requisiti. Il tutto a condizioni favorevoli e non solo per i tassi ridotti. Ad esempio, la rata mensile non supererà il quinto della pensione. Il che permetterà di usufruire del prestito mantenendo la maggior parte dell’importo pensionistico percepito. Una scelta ponderata, proprio in relazione al quinto della pensione come massima percentuale pignorabile.

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Inps, la mossa dell’agevolazione: ecco chi ne beneficia

Un’ulteriore forma di garanzia riguarderà la polizza assicurativa che scatterà al momento della richiesta del prestito. Una mossa che mette al riparo anche gli eredi di colui (o colei) che beneficia dell’agevolazione in quanto, qualora il depositario del prestito deceda prematuramente, il debito verrà rimborsato per il restante dall’assicurazione stessa. Un buon deterrente, che elimina i dubbi residui e consente a chi ha raggiunto la fatidica soglia della terza età di accedere a un beneficio ad hoc, pensato proprio per godersela.

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Va da sé che non sarà l’Inps a immettere il denaro in prestito. In quanto istituto previdenziale, infatti, l’ente non svolge funzionalità di banca e, per questo, l’erogazione verrà gestita tramite precise convenzioni con altrettanti istituti di credito. Per quanto riguarda i requisiti di accesso, l’iscrizione alla cassa previdenziale sarà sufficiente, assieme naturalmente alla questione anagrafica. Per la spesa, non sembrano esserci limitazioni. Il beneficiario dell’agevolazione potrà impiegare le risorse come meglio crede.

Published by
Damiano Mattana