I titoli di Stato sembrano essere una sorta di oro per gli investitori. Ma ecco tutti i dettagli su questa questione così particolare.
Quello che accade nel mondo economico, finanziario e degli investimenti è davvero tutto da raccontare e da spiegare. Ed ecco che a finire sotto la luce dei riflettori è un comportamento fortemente reiterato degli investitori. Al di là del tema delle criptovalute, che suscita sempre un grandissimo interesse, questa volta le attenzioni si sono concentrate su ben altro.
Infatti questa primavera del 2021 ha confermato come ci sia un vero e proprio trend sui titoli di Stato. Un trend che riguarda sia i privati che gli investitori istituzionali. La domanda però non può che essere solo e soltanto una: ma come può essere spiegato tutto questo? Non resta che entrare nel dettaglio e nello specifico per provare a dare una risposta e sciogliere tutti i dubbi.
Innanzitutto va detto che questo può senza alcun dubbio legarsi alle forti difficoltà economiche scaturite dalla pandemia. Questa ha infatti costretto e obbligato il MEF a continui collocamenti di titoli di Stato. Ed ecco che ai primi di marzo è stato lanciato il primo BTP green, la cui scadenza è scattata 30 aprile 2045. Il 25 marzo è invece stata la volta del BTP short term, che ha rimpiazzato i CTZ. Insomma, un’offerta dettagliata e sicuramente anche molto invitante.
Insomma, possono essere questi dettagli ad avere reso gli italiani un popolo di investitori. L’attenzione quindi non può non concentrarsi sulle prossime emissioni. Si tratta del BTP benchmark a 50 anni. Questo ha una scadenza molto lunga, in quanto fissata al 1° marzo 2071. L’importo richiesto è stato pari a 64,73 miliardi di euro mentre quelli assegnati pari solo a 5. Insomma, un qualcosa da tenere assolutamente d’occhio. Altrettanto buona però è stata la domanda per il BTP a 7 anni, con una scadenza fissata per il 15 marzo 2028. 64,93 i miliardi di euro richiesti e 7 quelli assegnati. Dunque un qualcosa che può davvero valere oro.