Un’indagine dei Nas fa luce sulle occasioni di contagio su mezzi pubblici e in luoghi densi di gente. Ecco quello che ne è venuto fuori.
E’ ormai da un anno che il mondo intero convive gomito a gomito con la pandemia. Un male che ha fatto irruzione nella quotidianità di ognuno di noi, sconvolgendola e mettendola duramente alla prova in ogni suo aspetto. E modificandola, certo, in nome di quelle accortezze che, molto probabilmente, ci accompagneranno ancora a lungo. Necessarie, a detta degli esperti, per limitare il contagio se non per evitarlo del tutto. Accorgimenti, consigli, regole vere e proprie: ormai abbiamo imparato a conviverci, a renderle parte della nostra vita di tutti i giorni.
Ma proprio perché si è cercato di proseguire con una parvenza di normalità, le occasioni di contagio sono radicate nelle nostre giornate quanto le stesse misure per evitarle. Mezzi pubblici su tutte, ma anche luoghi come i centri commerciali e persino oggetti. Veicoli di possibile contagio che hanno richiesto l’introduzione di regole igienico-sanitarie che, anche se in minima parte, utilizzavamo anche prima (come il gel sanificante). Una recente indagine dei Nas ha stilato alcune situazioni ritenute più rischiose. E non è un caso che fossero quelle che ci aspettavamo.
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I mezzi pubblici, fin dall’inizio della pandemia, sono stati indicati come i luoghi più rischiosi. Questo per la difficoltà a regolare l’accesso e a limitare l’affollamento, nonostante le buone intenzioni. Anche perché un colpo di tosse o uno starnuto, in un ambiente chiuso e affollato, alza notevolmente il livello del rischio (le particelle rimangono sospese in aria fin quasi a due metri di distanza). L’indagine dei militari ha riguardato anche gli oggetti che si trovano sui mezzi pubblici: su 756 tamponi su maniglie, pulsanti e barre di sostegno, sono stati riscontrati 32 casi di positività.
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Stesso discorso anche per i carrelli della spesa, le maniglie delle porte e i distributori di biglietti e sigarette. Tuttavia, i contagi per via superficie restano i meno comuni. Anche se, naturalmente, questo non è un buon motivo per non fare attenzione. Soprattutto se notiamo una superficie (ad esempio una maniglia) utilizzata frequentemente, una precauzione come i guanti o l’igienizzante può essere efficace. Come indicato dai Nas, infatti, “il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo” determina la permanenza della traccia virale. Tradotto, portare pazienza e avere con sé gli strumenti anti-contagio è fondamentale. Per noi e per gli altri.