Brutte notizie in arrivo per tutti gli amanti del bonus cashback. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, il suo futuro è sempre più incerto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Introdotto dal precedente esecutivo al fine di contrastare l’evasione fiscale, il bonus cashback prevede un rimborso del 10%, fino ad un massimo di 150 euro, per gli acquisti svolti attraverso l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, nel corso del semestre di riferimento. Un’iniziativa che ha riscosso in poco tempo l’interesse di un gran numero di utenti, riuscendo allo stesso tempo a destare un bel po’ di polemiche.
Se da un lato vi è chi è appoggia tale misura, infatti, dall’altro canto c’è chi considera i soldi spesi per il bonus cashback come un vero e proprio spreco di denaro pubblico. Ad alimentare i dubbi, in merito, inoltre, l’ira di molti commercianti, che si ritrovano a dover mettere le mani al proprio portafoglio al fine di permettere ai clienti di partecipare a tale programma. Tante, quindi, le incertezze che aleggiano sul cashback, con il suo futuro che sembra sempre più incerto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
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Bonus cashback, importanti cambiamenti in vista: ecco cosa sta succedendo
Come si evince dal Decreto Sostegni, il nuovo governo a guida Draghi ha di recente deciso di rinnovare il cashback attraverso un investimento dal valore di 5 miliardi di euro. Una decisione senz’ombra di dubbio importante, che sembra comunque non contribuire a rimuovere i vari dubbi su tale iniziativa. In particolare a destare perplessità è la questione dei cosiddetti furbetti del bonus cashback, ovvero coloro che fanno tante mini pagamenti, pur di aumentare le transazioni. Lo scopo? Scalare la classifica del super cashback, in modo tale da poter vincere i 1500 euro, messi a disposizione dei primi 100 mila utenti che avranno registrato il maggior numero di transazioni alla fine del semestre.
Ad essere maggiormente colpiti dalla situazione sono i distributori di benzina, con i cosiddetti furbetti che riescono ad agire indisturbati di notte grazie ai servizi self service. Una vicenda senz’ombra di dubbio spinosa e che sembra destinata a dover fare i conti con dei cambiamenti. A tal proposito, durante un question time, la sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra, ha indicato una possibile strada, ovvero: “una costante attività di monitoraggio da parte di Pago PA al fine di individuare e verificare le operazioni anomale, che in quanto tali possano essere passibili di esclusione dall’ambito di applicazione del programma“.
Allo stesso tempo, tra le possibili soluzioni, si fa sempre più largo quella di definire una soglia minima. Al momento, infatti, non è previsto alcun importo minimo e per questo motivo il governo potrebbe decidere, in futuro, di optare proprio per l’introduzione di una soglia minima, in modo tale da evitare il boom dei cosiddetti furbetti.
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Cashback, Senato respinge mozione di Fratelli d’Italia
Intanto sembra essere rinviata, almeno per il momento, qualsiasi ipotesi di cancellazione. Il Senato, infatti, ha deciso di confermare il bonus cashback. Sulla mozione di Fratelli d’Italia, infatti, il Senato ha votato con 20 sì, 114 no e 89 astenuti. A non esprimere alcun voto, ricordiamo, sono stati Forza Italia, Lega ed Italia Viva. Fratelli d’Italia, ricordiamo, ha chiesto di destinare le somme per il cashback ai ristori, in modo tale da offrire un aiuto alle categorie lavorative maggiormente colpite dalla crisi causata dal Covid.
Il Senato, però, ha espresso parere contrario, rimandando al Governo il compito di effettuare un’analisi dei costi e benefici dell’iniziativa oggetto di discussione, in modo tale da poter prendere in seguito delle decisioni. Al momento, quindi, tutto prosegue come nella norma. Non resta quindi che attendere e vedere quali decisioni prendere l’esecutivo in merito al cashback e quali saranno i cambiamenti con cui dover fare i conti.