Il dibattito sulle Criptovalute si fa sempre più accesso. A riguardo si è pronunciato anche il Monetary Authority di Singapore, che ha espresso il suo parere a riguardo
Le criptovalute sono ormai considerate da molti come la nuova frontiera del futuro. C’è chi si sta già informando o addirittura chi ha già investito, fatto sta che la curiosità in tal senso è aumentata a dismisura nel giro di pochi anni.
Sulla questione è intervenuto anche il Monetary Authority of Singapore, che al contrario di quanto si possa pensare non è stato poi così magnanimo nei confronti di bitcoin e affini. Anzi, il suo parere per certi versi è destinato a far vacillare chi si stava affacciando a questo nuovo mercato e che al momento non è chissà quanto informato.
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Criptovalute: il parere del Monetary Authority di Singapore
Per chi non ne fosse a conoscenza il suddetto istituto non è altro che il regolatore della banca centrale e finanziaria dello stato asiatico. Non si occupa di analisi e statistiche ma di mera economia per questo le considerazioni effettuate hanno un peso decisamente particolare.
Secondo l’Autorità Monetaria di Singapore è meglio rimanere estranei alle criptovalute e ai bitcoin perché fanno parte di un movimento instabile e piuttosto fugace. In altri termini non prevedono una lunga durata e una buona rendita da investimenti di questo genere.
L’avvertimento è arrivato dopo che un utente ha creato un BitCloud. Trattasi si una piattaforma social per token, a cui è riuscito ad accedere con un finto account di Lee Hsien Loong, primo Ministro di Singapore. Con questo stratagemma ha piazzato circa 10.000$ di token.
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La chiosa finale sulla questione è arrivata da Tharman Shanmugaratnam ovvero il presente dell’Authority. Ha infatti esclamato che non hanno nessun valore reale visto che non è connesso a nessun fondamento economico.
Probabilmente queste considerazioni cadranno ben presto nel dimenticatoio, basti pensare che nel corso dell’ultimo anno c’è stato un incremento del 1.000% di bitcoin con tanto di avvertimenti a tenere alta l’attenzione da parte di molti governi mondiali.