Ancora delle pessime notizie per Amazon: i lavoratori mettono in luce le loro condizioni di lavoro assurde, Bezos cerca soluzioni
Se da un lato gli scioperi delle scorse settimane, i primi dei lavoratori Amazon, hanno fatto il giro del globo ed hanno costretto la multinazionale a ritrattare, dall’altra le polemiche non cessano. Sono sempre di più le voci che si susseguono sulle assurde condizioni di lavoro per i dipendenti, ed ecco l’ultima.
A parlare, grazie ad una lunga inchiesta, sono gli autisti che devono rispettare le consegne e per questo appunto, vivono momenti di stress estremo. Marc Pokan, un deputato del Partito democratico americano, ha fatto emergere cose al quanto assurde, sulla vita quotidiana dei dipendenti della multinazionale.
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Amazon, i lavoratori costretti a fare pipì per strada
Secondo quanto emerso dalle analisi, alcuni fattorini erano addirittura costretti ad urinare per strada, pur di velocizzare la manovra, e farlo in delle bottiglie di plastica. Il tutto, ancora secondo il dossier, per guadagnare circa 15 dollari l’ora. Un trattamento poverissimo, se si pensa alle parole dell’ex di Jeff Bezos, MacKenzie Scott, sul proprio patrimonio.
Seppur da Amazon arrivarono inizialmente delle smentite su questo tema, in tanti poi, hanno preso coraggio ed hanno raccontato che anche queste assurde condizioni erano assolutamente vere, ed in tanti le avevano vissute in prima persona.
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Così Amazon ha dovuto ritrattare e persino chiedere scusa, attraverso una nota: “Sappiamo che a volte i nostri guidatori possono avere problemi nel trovare la toilette a causa del traffico o a volte perché percorrono strade in zone rurali. E questo specialmente nel periodo della pandemia quando molti bagni pubblici sono stati chiusi”. A seguire, un’altra nota direttamente di Jeff Bezos, che promette che la sua azienda presto, troverà delle soluzioni. Per ora però, questa è solo un’altra tegola per la multinazionale dell’uomo più ricco della Terra.