Troppo spesso i Gratta e vinci fanno rima con truffa. Ed ecco che, agli onori della cronaca, è balzata una vicenda avvenuta tra il 2015 e i 2019. A finire nel mirino sono stati dipendenti ed ex dipendenti della Lottomatica. Una notizia che non può certo passare inosservata e che non può lasciare indifferenti, visto che si sta parlando della società concessionaria dei giochi per conto dello Stato. Giusto dunque analizzare questa storia nel dettaglio e nello specifico.
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Dunque, al di là di storie di vita cambiate improvvisamente grazie a un Gratta e vinci, ci sono anche vicende di raggiri. E questo di cui si sta parlando è un raggiro a dir poco multimilionario. Infatti, nel giro di quattro anni, 12 persone avrebbero intascato maxi vincite. Ed ecco che, dopo le indagini dei finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, l’accusa non può che essere quella di truffa aggravata, di accesso abusivo ai sistemi informatici, di ricettazione e di autoriciclaggio di capitali illeciti. Il sistema si basava su un efficace sistema di tracciamento, attraverso i truffatori riuscivano a individuare i biglietti vincenti, acquisendo informazioni riservate sui biglietti stessi e sulla loro localizzazione presso i rivenditori, cioè data e luogo di consegna.
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Per gli accusati è stato disposto il sequestro di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per ben 27 milioni di euro. Il tutto è avvenuto, come già detto, nei confronti dei 12 dipendenti ed ex dipendenti della Lottomatica, di cui 10 residenti a Roma e 2 a Mantova. Insomma, una truffa sicuramente organizzata nei minimi dettagli e che è stata individuata grazie a un capillare lavoro di indagine.
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