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Risparmio

La partita a scacchi del carburante: poche mosse per un grande risparmio

Non è solo questione di questo o quel benzinaio. Risparmiare sul carburante si può seguendo delle semplici regole al volante.

Foto di David ROUMANET da Pixabay

Come si dice sempre, l’acquisto di un’auto è solo il primo passo. La parte più difficile è mantenersela, riuscendo a coprire tutte le spese di cui ha bisogno. E visto che non sono poche, è importante imparare qualche trucco essenziale per risparmiare qualcosina, così da non farsi trovare impreparati al momento di sostenere le uscite grosse. Non è tanto questione di assicurazione, anche se pure lì qualche decina di euro in meno si può risparmiare. La principale fonte di accortezza sta proprio nella messa su strada, ossia nel come si guida e in quanta attenzione ci si metta.

Si parla ad esempio di guida fluida, ossia non strafare al volante e risparmiare quindi sensibilmente sul carburante. Anche del 30% se l’accortezza è massima e il rispetto delle direttive stradali massimo. In questa categoria rientra anche il mantenimento di una velocità costante, senza troppi cambi di marcia. Il che significa abbassare di parecchio i consumi anche se, naturalmente, questo è possibile in relazione all’andamento e alla densità del traffico. In linea di massima, adottare uno stile di guida accorto ai consumi è sempre una carta vincente. Poi certo, tutto dipende dalle situazioni. Sgasate o altre manovre pirotecniche meglio lasciarle stare, per la sicurezza degli altri e del portafogli.

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La partita a scacchi del carburante: regole di risparmio intelligenti

La velocità appunto. Mantenerne una costante, come detto, toglie parecchi euro dalla voce spese. Ad esempio, se su 500 chilometri di distanza manteniamo una velocità di crociera sui 110 km/h anziché toccare il limite dei 130, non solo non varierebbe molto in termini di tempo ma consentirebbe di abbassare di molto i consumi. In pratica, anche quando si potrebbe (come in autostrada, senza ovviamente sforare il limite), utilizzare il proverbiale “piede pesante” non serve. Anzi, è controproducente, sia in termini di costi che, naturalmente, di sicurezza.

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Sulla questione traffico, gli automobilisti più esperti lo sanno: il continuo gioco frizione-freno significa consumi prolungati e aumento dei costi. Spegnere l’auto quando si è imbottigliati, in teoria, sarebbe un notevole risparmio. Certo, nella speranza che il tutto prima o poi si sblocchi quasi nessuno opta per il motore spento. Ma queste sono solo linee guida. La gestione dell’auto è sempre ad appannaggio di chi guida e anche la potenza o il livello di consumo del carburante dell’automobile giocano un ruolo decisivo. Sicuramente si può stare attenti ad alcuni dettagli: non caricare troppo l’auto o essere parsimoniosi (e accorti) nell’utilizzo del climatizzatore. Regole intelligenti che, per fretta o per abitudine, spesso non si seguono.

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Damiano Mattana