La polizia ha di recente scoperto una maxi truffa, effettuata attraverso una finta vendita di auto online. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa è successo.
Il Coronavirus è entrato prepotentemente nelle nostre vite portandoci a cambiare molte nostre abitudini. Ne è un chiaro esempio l’utilizzo sempre più massiccio di strumenti online, grazie ai quali poter restare in contatto, in qualsiasi momento, con amici e parenti che si trovano in ogni angolo del pianeta. Ma non solo, sempre più persone decidono anche di sfruttare tale opportunità per fare molti acquisti comodamente da casa.
Un metodo facile e veloce grazie al quale poter acquistare qualsiasi cosa in poco tempo. Allo stesso tempo, però, è sempre bene ricordare che la trappola è dietro l’angolo. Ne sono una chiara dimostrazione le truffe delle assicurazioni online che ogni anno colpiscono un gran numero di persone. Se tutto questo non bastasse, di recente sono stati scoperti numerosi casi di raggiri, come ad esempio una maxi truffa organizzata attraverso la finta vendita di auto online. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa è successo.
LEGGI ANCHE >>> Truffa online, occhio all’Iban: rubati circa 20 mila euro
Come riportato da Il Giornale di Vicenza, la polizia ha di recente scoperto una maxi truffa organizzata attraverso una finta compravendita di auto online. Denominata operazione “Viralcars”, sono dieci le persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e due interdette all’esercizio di attività di impresa. In totale sono 18 gli indagati, con gli agenti che hanno provveduto al sequestro di 13 conti correnti e beni, per un valore pari ad oltre 700 mila euro. Molte, purtroppo, le persone cadute nella trappola, con danni stimati per oltre 600 mila euro.
Grazie alle indagini della polizia di Rovigo, in collaborazione con quella di Vicenza, è stata accertata “l’esistenza di una associazione a delinquere specializzata nel vendere a più persone auto di particolare valore economico a prezzi particolarmente vantaggiosi presentandole come veicoli di importazione estera senza poi consegnarle agli acquirenti“. Provvedevano a pubblicizzare i mezzi su vari siti internet e in questo modo sono riusciti a truffare persone residenti in più regioni sia del nord che del centro Italia.
LEGGI ANCHE >>> Striscia, allarme rosso sul cashback: la trappola con cui vi spillano i soldi
Le ordinanze sono giunte al termine di alcuni accertamenti partiti in seguito ad un anomalo tentativo di immatricolazione di due auto che, grazie alla segnalazione della motorizzazione civile, hanno portato a svolgere un controllo presso una concessionaria auto di Occhiobello, in provincia di Rovigo. Questa concessionaria era intestata ad un prestanome e dopo i controlli avevano provveduto a sgomberare tutto. Hanno quindi cercato di proseguire con i propri raggiri grazie alla rivendita all’estero di vetture acquistate da società di noleggio o in leasing, provocando in questo modo ingenti danni economici agli addetti ai lavori.