Inizi da cantante, poi speaker radiofonico, attore, doppiatore e soprattutto scrittore: una carriera poliedrica e di successo per Fabio Volo.
Una carriera particolare quella di Fabio Luigi Bonetti, meglio noto con il suo nome d’arte: Fabio Volo, come uno dei suoi primi singoli eurodance, composto da ragazzo ma scelto come fedele identificativo di vita. E di percorso artistico naturalmente. C’è di sicuro poliedricità nella carriera dell’artista lombardo: dagli esordi, giovanissimo, nella musica fino agli inizi televisivi come inviato de Le Iene, prima di passare alla radio e alla penna. E proprio in quest’ultimo campo ha costruito la sua fortuna recente.
Musica, radio, tv, cinema, scrittura. Fabio Volo si è cimentato davvero in ogni campo, iniziando da ragazzino con alcuni brani di marca eurodance composti e cantati per Media Records. Fra questi, la canzone Volo che darà vita al suo nome d’arte. La carriera musicale, però, la abbandona presto. Nel 1996 entra a Radio Capital, sotto la direzione di Claudio Cecchetto. Poi la tv con Le Iene, su Italia 1, conduttore con Andrea Pellizzari e Simona Ventura. Dal 2000 tocca a Radio Deejay, con il suo programma radiofonico probabilmente più famoso, Il Volo del mattino, che lo lancia sul palinsesto nazionale. Importante, a metà anni 2010, l’esperienza come inviato del programma di Fabio Fazio Che tempo che fa.
Non se l’è fatto mancare Fabio Volo. L’esordio cinematografico arriva nel 2002, accanto a Stefania Rocca e sotto la direzione di Alessandro D’Alatri, con Casomai. Poi titoli come La febbre (sempre D’Alatri), Manuale d’amore 2 di Giovanni Veronesi e, soprattutto, Matrimoni e altri disastri, in cui recita accanto a Margherita Buy per la regia di Nina Di Majo, nel 2010. Per il cinema, tuttavia, l’esperienza probabilmente più importante arriva nel 2008, quando gli viene affidato il doppiaggio del personaggio Po, protagonista dell’acclamato Kung Fu Panda della Dreamworks. Volo presterà la sua voce al simpatico panda anche nei film successivi.
Quasi un milione di follower su Instagram per Fabio Volo. Un numero notevole considerando che, parlando al Corriere della Sera, ha spiegato di non sentirsi a suo agio sui social. Forse non è il suo miglior veicolo di confronto ma, di sicuro, per i suoi follower questo non conta molto, visto le interazioni che genera (decisamente a livello dei migliori influencer).
E’ nel campo della scrittura che Fabio Volo ha messo a referto i risultati migliori. Dal 2001, con il suo Esco a fare due passi, inizia un sodalizio estremamente prolifico con la casa editrice Mondadori. Il successo riscontrato con il suo primo romanzo, incrementa la passione per la scrittura: nell’arco di poco meno di un ventennio pubblica altri nove titoli, fra i quali Un posto nel mondo (2006) e La strada verso casa (2013).
Non ci sono indicatori affidabili circa i guadagni ottenuti dalle sue molteplici attività. Basti però pensare che, solo con i suoi dieci romanzi, Fabio Volo ha venduto oltre otto milioni di copie (5 in Italia), che ne hanno fatto uno degli scrittori italiani più amati. Esclusivamente in termini di diritti d’autore, con il romanzo È tutta vita avrebbe ottenuto guadagni per 100 mila euro, a fronte di 100 mila copie vendute. Un calcolo che, visti i successi riscontrati nella sua attività di scrittore, per chi ha la pazienza giusta potrebbe essere fatto in proporzione.