Dall’eclatante gesto di protesta alla solidarietà. Un vigile del fuoco raccoglie la fascia e la offre a un’organizzazione umanitaria. Battuta all’asta, aiuterà un bimbo sfortunato.
Un gesto di stizza per un gol non convalidato, almeno per una volta, non fa discutere sull’importanza o meno della presenza della tecnologia in campo. Quella che non c’era al Rajko Mitic di Belgrado, meglio conosciuto come Stadio Stella Rossa, dove la sfida per le Qualificazioni a Qatar 2022 fra Serbia e Portogallo si è conclusa sul punteggio di 2-2. Un risultato che, evidente, Cristiano Ronaldo non ha gradito. Il gol fantasma che il direttore di gara ha deciso di non convalidargli, proprio quanto il triplice fischio era ormai questione di secondi, avrebbe potuto cambiare la storia della partita.
Normale che il fuoriclasse portoghese non abbia apprezzato. Certo, togliersi la fascia di capitano e gettarla sul prato del Mitic non è stato quel che si dice un gesto da campione. Anche perché quella stessa fascia, emblema del capitano e uomo-guida della squadra, non è stata nemmeno ripresa. A notarla, abbandonata sull’erba, è stato un vigile del fuoco che ha pensato di raccoglierla e di provare a capire se poteva farci del bene. Si è deciso per un’asta, conclusa con un’assegnazione che sa tanto di record e che, soprattutto, cercherà di migliorare le sorti di una persona meno fortunata.
Ben 64 mila euro la cifra finale. Un ricavato altissimo per una fascia di capitano che, da simbolo di un gesto di frustrazione legato a un gol mancato, ne diventa uno di solidarietà. Quell’importo, infatti, sarà interamente devoluto a un bambino serbo di appena sei mesi, affetto da atrofia muscolare spinale. I soldi serviranno a trasferirlo in una struttura medica all’estero, dove potrà essere soggetto a ulteriori cure e assistenza medica. L’asta è stata promossa dall’organizzazione Together for Life, volta all’aiuto di bambini con gravi malattie.
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Chissà se CR7 se lo sarebbe aspettato. Certo, di quella fascia era impossibile dimenticarsene, visto che il gesto dell’attaccante juventino è stato immortalato e trasmesso dalle reti di tutto il mondo. Forse, però, in pochi avranno immaginato che quell’involontaria icona di protesta sarebbe diventata un mezzo per aiutare un bimbo sfortunato. Dal fondatore di TfL, Jovan Simic, è arrivato un ringraziamento particolare al vigile del fuoco che ha deciso di raccogliere la fascia. Tutto è partito da lì, dall’idea di chi ogni giorno mette la propria vita a servizio della comunità. Il resto è venuto da sé.