L’avrete senz’altro notato: i tram delle maggiori città sono sempre pieni di pubblicità che li rivestono, sono molto gradite
Viene detta Full wrap, la tecnica che avvolge totalmente i tram, in un cartellone pubblicitario itinerante. Secondo il direttore commerciale di IGPDecaux, Giovanni Uboldi, in un anno difficile per tutti come questo, il fatto che le compagnie scelgano spot per 6 o 12 mesi, ha permesso al settore un po’ di respiro.
La maggior società di pubblicità su mezzi pubblici, è la JCDecaux, nata nel 2001, ed oggi multinazionale francese, ma le pubblicità sui tram nacquero addirittura, già nell’800, anche se allora le caratteristiche erano diverse. A proposito di pubblicità, esse sono dappertutto, ma c’è un trucco per non farle apparire costantemente nei film.
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Oggi, la JCDecaux, lavora anche nelle maggiori città italiane: sono ben 50 che propongono i tram variopinti, tra cui Milano, Roma, Napoli, Torino. La stessa tecnica è possibile da applicare anche sui bus, ma i clienti, spiega Uboldi, preferiscono i tram perché maggiormente lunghi. Ma c’è chi l’anno scorso si è davvero superato: Ikea, ricoprì interamente un tram di spot e foglie, con all’interno i propri mobili da promuovere.
Ormai tutti si fanno pubblicità, tra cartelloni e web, ecco perché c’è sempre bisogno di innovazione. Ad esempio Facebook, appare per molti la scelta migliore per la pubblicità aziendale. Il Full wrap dei tram tra l’altro, è molto apprezzato da chi ci si affida, perché il mezzo raggiunge, camminando, migliaia di persone, talvolta percorrendo tratti davvero considerevoli. Ma quanto costa? Sicuramente non poco, la tua pubblicità su un tram per un mese, costerà all’incirca 30.000 euro.
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Ma non solo Ikea ebbe un’idea straordinaria, trasformando in spot viventi questi mezzi di trasporto. Missoni, pochi anni fa in quel di Milano, fece scorrazzare in giro per la città dei tram colorati con il marchio, da dove ad ogni fermata uscivano modelli che sfilavano per pochi secondi. IGPDecaux Italia tra l’altro, in città dove gli è stato chiesto come Napoli e Firenze, si occupa persino di gestire anche la manutenzione di pezzi dell’arredo urbano, come le pensiline del trasporto pubblico. Non vi meravigliate quindi, se anche le pensiline stesse tra poco, saranno piene di mini-pubblicità.