La Walle Mobility gestita da Domenico Gagliardi vuole produrre dei taxi volanti da far girare nel Bel Paese. Vediamo quando questa possibilità potrebbe concretizzarsi
I taxi volanti sono una creazione che associamo lecitamente a film e a cartoni animati. Mai qualcuno avrebbe potuto immaginare che un giorno potessero diventare realtà. Ed invece l’ambizioso progetto della start-up Walle Mobility di Domenico Gagliardi mira propria alla realizzazione di questo “sogno”.
L’obiettivo in collaborazione con la compagnia Jaunt Air Mobility è quello di produrre i veicoli volanti per l’Italia. Il piano iniziale prevede la creazione di mezzi che possano percorrere circa 50 km. E quando potrebbe avvenire tutto ciò? Scopriamolo insieme.
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Taxi volanti: quando arriveranno e come funzionano
Seppur possa sembrare molto difficile si punta rendere materiale questa possibilità entro il 2025. La Walle è la prima azienda nostrana ad occuparsi di mobilità aerea interurbana e di fatto punta a stravolgere il mondo dei trasporti.
In questo modo si potrebbe garantire nei centri con più alta densità di popolazione una mobilità alternativa oltre che sostenibile. Naturalmente il tutto è ancora in fase embrionale e l’Italia solo sta iniziando ad affacciarsi ad un mercato che secondo la banca d’affari americana Morgan Stanley potrebbe muovere 1,5 trilioni di dollari nei prossimi 20 anni.
Gagliardi intervistato da Huffingtonpost ha spiegato che oltre ai veicoli all’avanguardia servono anche dei vertiporti, ovvero aree predisposte per l’atterraggio e il decollo dei nuovi mezzi, che come suggerisce il nome avverrà in maniera verticale.
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Un lavoro accurato andrà fatto anche con i piloti, decisamente non avvezzi a districarsi a quote così basse. Dovranno avere le giuste competenze per controllare questo tipo di traffico aereo. Alcuni comuni italiani sono già stati allertati e sono pronti alla rivoluzione.
Si punterà su veicoli ibridi e su collegamenti strategici anche extra-urbani come fiere, porti e stazioni. Il prezzo iniziale dovrebbe aggirarsi sui 2,5 euro a chilometro per poi scendere con la diffusione del servizio. L’aspirazione massima a livello mondiale è quella di arrivare al consolidamento totale di questa dimensione entro il 2040 con il passaggio alla guida automatica.