Il ponte sullo stretto di Messina è in cantiere da decenni, ma non è mai stato realizzato. Stavolta potrebbe essere la volta buona, a patto che si verifichino alcune condizioni
Torna in auge una questione che in Italia tiene banco da diversi anni, ovvero quella del Ponte sullo stretto di Messina. I continui blocchi e rinvii non sono altro che lo specchio del paese che quando c’è da compiere dei passi in avanti fondamentali si perde sempre in mere questioni burocratiche.
Adesso però il periodo sempre propizio. Bastano poche scelte politiche fatte nel giusto modo per far partire il progetto già disponibile, che non aspetta altro che la chiusura dell’istruttoria da parte del Ministero delle Infrastrutture.
LEGGI ANCHE >>> Ponte Morandi, indagati si tutelano: come stanno “salvando” il loro patrimonio
Andando per gradi, sono necessari alcuni atti legislativi da parte del Governo. Il primo è l’introduzione di una norma che sancisca l’abrogazione della Legge numero 221/12. Trattasi del provvedimento che ha reso nulla il contratto del 27 marzo 2006 tra Stretto di Messina ed Eurolink. Simultaneamente bisogna nominare una Commissione coadiuvata da una struttura di supporto che acceleri le procedure operative ad alto livello.
Il passo successivo è l’approvazione del Progetto Definitivo da parte del Ministero e del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. A quel punto basta l’approvazione del Progetto Esecutivo per dare il via al lavoro nelle varie fasi.
LEGGI ANCHE >>> Crollo Ponte Morandi, il Governo li salva, la Magistratura no: che arresti in Autostrade!
Oltre ai benefici in termini economici e di trasporti sarebbe una bella rivincita per la Sicilia, che in questo modo potrebbe diventare realmente un tutt’uno con il resto d’Italia. Meglio però non crearsi false aspettative, la possibilità c’è, ma devono venirsi a creare tutte le componenti sopraelencate, nessuna esclusa.