Il Premier Mario Draghi ha di recente annunciato l’arrivo da luglio del tanto atteso assegno unico familiare. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo come funziona.
La crisi in corso continua inevitabilmente ad avere un impatto negativo sulle nostre vite, sia per quanto concerne i rapporti economici che le relazioni interpersonali. Un momento particolarmente complicato, che richiede un intervento mirato da parte del governo, attraverso misure ad hoc, a sostegno delle famiglie in maggiore difficoltà. Proprio in questo ambito si annoverano varie forme di aiuto, come ad esempio il bonus baby sitter e i congedi parentali, oltre a vari tipi di contributo a fondo perduto a favore delle imprese che hanno dovuto chiudere, o comunque sospendere, le proprie attività.
Una situazione che sembra destinata ad avere ancora degli strascichi sulle nostre vite, soprattutto per quel che riguarda i prossimi mesi. In attesa di vedere come si evolverà la situazione, tra vaccini e colori delle regioni, vi è un altro argomento che continua a destare particolare attenzione. Si tratta dell’assegno unico familiare, che farà la sua comparsa a partire dal 1° luglio. A darne conferma lo stesso Premier Mario Draghi, che in conferenza stampa ha fatto sapere che “arriva il primo luglio, 250 euro al mese con una maggiorazione per i disabili“. Una notizia senz’ombra di dubbio accolta con piacere, con molti che iniziano a questo punto a chiedersi come funziona.
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Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha di recente confermato la data di inizio e l’importo del tanto atteso assegno unico familiare. Sull’argomento, ricordiamo, è intervenuta qualche giorno fa anche il ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, che a tal proposito aveva dichiarato: “Per le famiglie con figli la prospettiva è sapere che da luglio partirà l’assegno unico universale, sul quale ritengo io da oggi possiamo investire anche di più di quello che avevamo preventivato“.
L’assegno unico familiare, ricordiamo, è rivolto a tutte le famiglie con un figlio fino a 21 anni di età a carico. L’importo sarà pari ad un massimo di 250 euro, di cui una parte fissa e una variabile, quest’ultima in base al reddito del soggetto richiedente. Potranno beneficiare di tale misura i lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti e le mamme a partire dal settimo mese di gravidanza.
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Dai 18 anni fino ai 21 anni di età, inoltre, l’assegno verrà erogato, ma in forma ridotta e solamente se in possesso di determinati requisiti. In particolare il figlio deve frequentare l’università, un corso professionale, oppure svolgere un tirocinio, servizio civile o un lavoro per cui percepisce un reddito basso.