Decreto Sostegni, i tempi non convincono: tre mesi per i soldi

Il Decreto Sostegno sempre nascondere una problematica legata ai tempi. Ma di che cosa si tratta? Giusto entrare nel dettaglio.

decreto sostegno
(Fonte Pixabay)

La pandemia ha senza alcun dubbio cambiato le nostre vite e la nostra quotidianità. L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente creato una vera e propria crisi dal punto di vista economico e lavorativo. Ed ecco che l’esecutivo ha provato a porvi rimedio con il tanto discusso e chiacchierato Decreto Sostegno. Al di là delle tante voci he ruotano attorno a questo provvedimento, sembra esserci una problematica legata ai tempi.

A parlarne è stato l’ufficio studi Cgia. Quest’ultimo ha rimarcato che, per ricevere i soldi, dovranno passare almeno tre mesi. Un’attesa che, a un anno dall’inizio dalla pandemia, non può comunque non colpire e non far riflettere. Un ritardo che sta a significare che la macchina burocratica ha comunque bisogno di una vera propria messa a punto.

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Decreto Sostegno, i tempi saranno molto lenti: i dettagli

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Entrando maggiormente nel dettaglio e nello specifico, i tanto agognati soldi, definiti contributi a fondo perduto, arriveranno a imprese e lavoratori autonomi soltanto subito dopo Pasqua. Insomma, si può dire che bonus e sussidi arriveranno ben tre mesi e mezzo dopo le chiusure imposte dal governo, allora ancora guidato da Giuseppe Conte. Ma che cos’altro potrebbe succedere e accadere? Giusto provare a fare il punto della situazione.

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Può essere senza alcun dubbio detto che questi  soldi sono stati messi a disposizione dallo scostamento di bilancio, arrivato nel gennaio scorso. Ed ecco che tali fondi giungeranno a destinazione con un notevole ritardo. Un questo che l’ufficio studi Cgia ha voluto segnalare mettendo in evidenza la difficoltà della situazione. Ora non resta che attendere se, con il passare del tempo, la macchina burocratica sarà oliata e permetterà una maggiore celerità. Per concludere, si può comunque dire che la mancata immediatezza e tempestività è stato un problema evidenziato e segnalato già in tante occasioni. Chissà che non possa arrivare un decreto a hoc per questo.

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