Dai porta a porta fino agli sms, dalle pubblicità alle mail fasulle: come difendersi dalle truffe che paventano offerte miracolose.
Se qualcuno vi chiede soldi, vuol dire che non è chi dice di essere. Questo è il primo e più semplice trucco per individuare una possibile truffa, qualora a proporcela sia qualcuno venuto a suonare al nostro campanello. La fobia da porta a porta, in sostanza, ha ben ragione d’essere. Spesso, infatti, chi viene a bussare non solo non è mandato da aziende preposte ma nemmeno possiede un identificativo in grado di dimostrarlo. Un fattore, quest’ultimo, che deve indurci a fiutare la fregatura e a richiudere la porta (qualora l’avessimo aperta).
Ma il “porta a porta” non è l’unico “grimaldello” usato per indurci a una firma su qualche contratto fantasma (ma validissimo nei suoi codicilli truffaldini). Spesso, infatti, i potenziali truffatori si servono di strumenti all’apparenza insospettabili ma, il più delle volte, prive di alcuni tratti essenziali per avere una validità “ufficiale”. Molte volte le offerte, o presunte tali, arrivano da mail particolari, sms o anche chiamate che, anche dal tono dell’interlocutore, possono essere individuate come fasulle.
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Partiamo dalle offerte telefoniche. Spesso ci telefonano paventando contratti miracolosi, vantaggiosi per questo o quel motivo. Per prima cosa chiedono gli sia fornito il numero di fornitura. Da questo, sarebbero in grado di risalire ai nostri gestori e, soprattutto, alla natura della nostra offerta. Proponendo, naturalmente, qualcosa dai costi più accessibili. Posto che non deve sussistere la paura a dire di no, qualora si dovessero in qualche modo accettare determinate condizioni, svincolarsi non è difficile. Basta avvisare il proprio fornitore e sottoscrivere con loro un nuovo contratto.
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Sempre meglio dire di no a prescindere comunque. Specie se le offerte arrivassero via mail. O peggio, via chat. Mai cliccare su link sospetti, né fornire dati personali né, tantomeno, modificare password. Men che mai eseguire versamenti o fornire estremi della carta di credito. Le mail di questo tipo, se non è possibile verificare la fonte di provenienza, vanno immediatamente cestinate. E comunque sempre meglio verificare. Così come per le pubblicità: i dettagli vanno sempre approfonditi, mai fidarsi di promesse troppo vantaggiose.