Con il nuovo Decreto si estende il diritto all’indennità di disoccupazione (Naspi). Un allargamento che includerà chi non detiene il requisito dei 30 giorni.
Non solo disposizioni per gli autonomi e ristori. Il Decreto Sostegni, nonostante più di qualche perplessità, specie fra le Partite Iva, cerca di mettere a referto qualche misura importante, buttando un occhio anche al settore della disoccupazione. Perché se è vero che il blocco dei licenziamenti ha per ora messo un freno alla perdita di lavoro, c’è anche chi della crisi pandemica è rimasto vittima in modo definitivo, essendo stato costretto a chiudere la propria attività. E, di conseguenza, a licenziare i propri dipendenti.
E’ vero che in questo caso subentra la misura della Naspi. Provvisoria ma pur sempre un tampone alla perdita di lavoro, importantissima soprattutto ora, che molte persone si ritrovano prive di un’occupazione per colpe di sicuro non loro. Del resto questo è un requisito essenziale della Naspi: essere stati privati del proprio lavoro per ragioni non riconducibili a nostre responsabilità. Ed è proprio in virtù di questo, oltre che per sopperire alle difficoltà portate dal coronavirus, che il governo ha pensato di effettuare un’estensione.
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Più Naspi per tutti: chi sono i nuovi beneficiari
Con il Decreto Sostegni, è arrivata una novità importante per l’accesso all’indennità di disoccupazione. Il nocciolo della questione ha riguardato soprattutto coloro che dalla Naspi erano finora rimasti fuori, impossibilitati a ottenerla per una serie di ragioni e che, ora, potrebbero rientrare fra i nuovi beneficiari. La modifica al regolamento dell’indennità è stata introdotta proprio dal nuovo decreto, che apre le porte della Naspi a una platea decisamente più ampia.
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In dettaglio, l’estensione riguarderà coloro che, secondo gli standard tradizionali, non hanno raggiunto i requisiti necessari per accedere all’indennità. Con una norma transitiva inserita nel Sostegni, i lavoratori in difficoltà potranno accedere alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Un provvedimento che permetterà loro di ottenere una deroga ai requisiti valida fino al 31 dicembre 2021. Una disposizione importante che equipara il diritto all’indennità di disoccupazione, in particolare fra coloro che non hanno potuto adempiere ai 30 giorni lavorativi precedenti alla cessazione del lavoro. Le porte della Naspi si aprono, quindi, per coloro in stato di disoccupazione involontaria con 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.