In seguito all’approvazione del Decreto Sostegni sono in arrivo dei bonus dal valore di 2400 euro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi ne ha diritto e cosa c’è da sapere in merito.
L’ultimo anno è stato segnato dall’arrivo del Covid che continua purtroppo ad influire negativamente sulle nostre vite sia per quanto riguarda l’aspetto economico che delle relazioni interpersonali. L’esecutivo, infatti, ha deciso di attuare una serie di restrizioni con lo scopo di contrastare la diffusione del coronavirus. Un contesto particolarmente complicato, che vede molti imprenditori costretti a tenere le serrande delle proprie attività chiuse. Se tutto questo non bastasse un numero crescente di famiglie si ritrova a dover fare i conti con delle minori entrate.
Molte le persone alle prese con una difficile gestione del bilancio famigliare, con il governo chiamato ad offrire delle valide forme di aiuto a sostegno delle categorie maggiormente colpite dalla crisi. In tal senso giunge in aiuto il Decreto Sostegni, che finalmente ha ottenuto l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, portando con sé varie forme di contributi, tra cui un bonus una tantum da 2400 euro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi ne ha diritto e come funziona.
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Decreto Sostegni, in arrivo bonus da 2400 euro: chi ne ha diritto
Con il Decreto Sostegni sono in arrivo bonus da 2400 euro, rivolti a determinate categorie lavorative, maggiormente colpite dalla crisi Covid. Al fine di poter accedere a tali sussidi, infatti, bisogna essere in possesso di determinati requisiti. In particolare possono ottenere un bonus da 2400 euro coloro che hanno già percepito lo stessa indennità grazie al decreto Ristori. Ma non solo, ne hanno diritto anche coloro che non ne hanno potuto beneficiare nel 2020. Tra questi si annoverano:
- stagionali e lavoratori in somministrazione del settore turismo e stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto lavorativo involontariamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021;
- dipendenti stagionali e in somministrazione appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il rapporto lavorativo tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto;
- lavoratori intermittenti che abbiano lavorato per almeno trenta giorni tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto;
- autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che risultino titolari di contratti autonomi occasionali tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021;
- incaricati alle vendite a domicilio con reddito nel 2019 superiore a 5 mila euro;
- iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 30 giorni di contributi versati dal 1° gennaio 2019, con reddito inferiore ai 75mila euro. Non devono, inoltre, essere titolari di pensione o contratto di lavoro subordinato;
- lavoratori del mondo dello spettacolo che abbiano almeno 7 contributi giornalieri versati tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021. Il reddito al 2019, in questo caso, deve essere inferiore a 35 mila euro.
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A questo punto abbiamo visto chi ha diritto al bonus una tantum da 2400 euro. Non resta quindi che attendere le prossime disposizioni per vedere come fare richiesta e le tempistiche di erogazione.