In che misura sono previsti ed a chi spettano, i contributi a fondo perduto che arriveranno nella disposizione degli italiani a breve
Il Decreto Sostegni che veniva tanto atteso e di cui si è tantissimo parlato, che un po’ come il vecchio Decreto Ristori, punta ad aiutare quante più categorie sono state colpite dalla crisi a causa del Covid.
Sono inteventi da ritenere quanto meno necessari, per la ripresa di piccole imprese, privati, titolari di partita IVA. I sostegni, si possono chiedere in vari modi, tra cui spedendo una richiesta direttamente da casa, ecco come. Ma possiamo richiedere anche i provvedimenti a fondo perduto fino a 150mila euro ? Ecco come.
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Contributo a fondo perduto: chi può accedervi
Il Dl Sostegni, prevede un contributo a fondo perduto per i possessori di partita IVA al di là di qualunque differenza di settore e vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. A poter presentare la domanda per il fondo, sono i soggetti che possano certificare perdite del fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. L’importo varia a seconda del fatturato dichiarato, e va dal minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, ai 2.000 euro per gli altri soggetti, e un massimo di 150 mila euro. Una buona notizia finalmente, per i titolari di partita IVA, cui il Fisco vorrebbe sottrarre in un altro modo, dei soldi.
Ufficialmente, oggi non è ancora possibile inviare la richiesta con la speranza che essa venga presa in considerazione. C’è da aspettare la pubblicazione da parte della Agenzia delle Entrate del provvedimento. Stando alle bozze del Decreto, possiamo immaginare qualcosa, con il comma 8 dell’art.1 che dice:
“Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, una istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti”.
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Sicuramente si sbloccherà tutto a breve, almeno si spera, perché lo scorso 19 marzo, nella sua conferenza stampa, proprio il Premier, Mario Draghi affermò che i primi provvedimenti sarebbero partiti dall’8 aprile 2021. Sarà comunque possibile inoltrarla, non appena il Dl compaia sulla Gazzetta ufficiale e poi uscirà il decreto attuativo con tutte le linee guida del caso.