Un anno molto positivo, nonostante la flessione delle vendite per la casa automobilistica Lamborghini, poi l’elettrico
Profitti record per Lamborghini, altro che crisi da pandemia. La casa bolognese, ormai di proprietà del gruppo Volkswagen, ha annunciato di aver avuto un 2020 tutt’altro che nero, nonostante la contrazione dell’11% delle vendite.
Insomma anche se le immatricolazioni si sono abbassate di netto, in un anno dove tantissime spese non hanno visto i picchi degli altri anni, specie appunto quelle delle auto, la Lamborghini può affermare di aver passato un’ottima annata, ed ora le novità.
Svariati e di costo sicuramente elevato, i modelli Lamborghini che saranno andati a ruba nel 2020. Lo si immagina, guardando questa speciale classifica dei modelli di auto più venduti del 2020, dove non ce n’è nemmeno uno della casa bolognese.
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Gli aiuti per i profitti record della Lamborghini, non sono arrivati dalle ricchezze europee, bensì dal mercato cinese, dove queste auto di lusso sono da tempo, molto apprezzate. A ruba, auto da personalizzare e di importante caratura, come il Suv, Urus. La casa, ha venduto nel 2020, 7.430 veicoli, visto il momento, numeri buoni, anche se si è passati dagli 1,9 miliardi guadagnati nel 2019, agli 1,6 in entrata nel 2020.
I dati, danno anche una vista a lungo termine, sul 2021, secondo le stime dei board della ‘Lambo’, c’è l’intenzione di tuffarsi nella criptovaluta e all’azionario. Stephan Winkelmann, CEO della casa automobilistica, ha annunciato che il mercato cinese sarà importante anche per il prossimo anno e che già 9 mesi su 12 del 2021, sono coperti da nuovi ordini.
Giusto allora pensare al futuro, anche nel senso innovativo del temine. Sì, perché se Stellantis è una novità sempre più forte sul mercato delle auto, la casa del gruppo Volkswagen non vuole restare indietro. Proprio Stellantis, ha iniziato un meccanismo che premia chi guida consumando meno, ed anche Lamborghini vorrebbe passare all’elettrico. Secondo le parole di Winkelmann, bisogna studiare: “quale saranno i limiti futuri dei normali motori a combustione”. Ma presto, ci saranno novità.