L’Agenzia delle Entrate si esprime sulla tax credit relativa agli affitti pagati in pandemia. La minor fatturazione costituisce un requisito ma non sempre decisivo.
In tempi di piena riforma fiscale, qualsiasi aspetto della quotidianità possa essere declinato in termini assume una sua rilevanza. Di recente l’Agenzia delle Entrate, che a breve potrebbe vedere i suoi archivi svuotati dalla pax prevista dal governo Draghi, ha avuto il suo bel da fare per rispondere alle istanze che richiedevano chiarimenti su alcuni aspetti della politica fiscale. Con la risposta n. 186, datata proprio 17 marzo, l’ente ha rilasciato alcuni dettagli circa il credito d’imposta per gli affitti pagati durante il periodo di pandemia. In relazione agli stabili utilizzati dalle imprese.
Un tema estremamente importante se si considera che il calo di fatturato riguarda pressoché da qualunque azienda, indipendentemente dalla sua forma giuridica. E proprio su questo punto è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, che ha fatto sapere come il credito d’imposta per gli affitti spetti anche nel caso in cui il suddetto calo non si sia verificato. L’unica condizione, in tal senso, riguarda la sede dell’attività, la quale deve necessariamente essere localizzata in un comune che sia stato posto in stato d’emergenza.
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La questione era già stata regolamentata qualche mese fa, con il Decreto Rilancio. All’articolo 28, era stato previsto un importante credito d’imposta proprio in relazione agli affitti di immobili non destinati a uso abitativo i cui canoni era stati regolarmente pagati anche durante la pandemia. In quella sede, si era deciso di sopperire al deficit di liquidità registrato dalle imprese (ma anche dai professionisti), applicando un credito d’imposta valido anche per l’anno 2021. L’unico dubbio, a quanto sembra, riguardava proprio la questione del fatturato.
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Se in altri ambiti, infatti, la fatturazione costituisce un requisito fondamentale per accedere a bonus e detrazioni, in questo contesto ne rappresentano uno limitato. Importante che la sede legale dell’impresa si trovi in un Comune che abbia refertato un’emergenza. Con dichiarazione di relativo stato, la tax credit sugli affitti, infatti, si applicherebbe in automatico. L’estensione del credito comprende il periodo fino al 30 aprile incluso. Per alcuni, tuttavia, resta il limite di fatturazione: ad esempio per le imprese legate all’ambito turistico (ricettive e intermediarie), l’estensione sarà valida se il calo di fatturato registrato sia pari almeno al 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Una circostanza abbastanza probabile.