Il Decreto Sostegno non è ancora stato ufficializzato nella sua integrità, ma di certo tanti pagamenti cambieranno, come
Cosa costituisce il possibile condono fiscale per Imu, Tari e bollo auto, che arriverebbe grazie al Governo Draghi? Il Dl Sostegno dovrebbe portare alla rottamazione di alcune cartelle esattoriali, ma per quanto riguarda proprio Imu, Tari e bollo auto, se si resta entro i 5.000 euro, il contribuente può addirittura chiedere l’azzeramento dei suoi arretrati. Parliamo però del lasso di tempo che va dal 2000 al 2005, mentre chi ha arretrati per il 2020 ed anche per il 2021, non potrà sfuggire ai controlli fiscali.
Per altre cartelle, venute fuori da un quinquennio diverso dal 2000/2005, o per quelle che vedono un importo maggiore di 5mila euro, all’interno della nuova pace fiscale potrebbe esserci anche una Rottamazione quater, che permetterebbe il pagamento di vecchi debiti, senza moratorie o interessi. In più, i debitori potranno saldare anche rateizzando le proprie quote dovute.
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Decreto Sostegno: che ne sarà dell’Imu
I proprietari di immobili potrebbero aspettarsi un aumento dell’Imu, nei prossimi mesi. Il testo sulla Rigenerazione urbana non prevederebbe Imu e Tari sugli immobili oggetto di rigenerazione urbana, ma diversi incentivi nel periodo di lavori di riqualificazione per la promozione del riutilizzo del patrimonio immobiliare. I Comuni, avrebbero poi diritto di alzare le aliquote Imu su “unità immobiliari”, o “edifici inutilizzati o incompiuti da più di cinque anni”.
Cosa aspettarsi invece, per quanto riguarda gli incentivi. Sarebbe prevista: “L’applicazione della detrazione nella misura del 65% per interventi di ristrutturazione edilizia e per interventi di riqualificazione energetica, per le spese sostenute, documentate e rimaste a carico del contribuente, anche agli interventi realizzati sugli edifici ricompresi nel Piano comunale di rigenerazione urbana e agli interventi di demolizione di edifici e successiva ricostruzione”.
Infine, da aspettarsi anche l’arrivo di una detrazione sull’imposta lorda del 50% della quota corrisposta per l’acquisto di unità immobiliari di destinazione residenziale, con classe energetica A o B e cedute da imprese per l’effettuazione di interventi previsti.