Diventare genitore affidatario, l’alternativa all’adozione. Come fare e tutto quello che c’è da sapere.
Diventare un genitore è un’esperienza unica e meravigliosa che quasi tutti gli adulti sognano almeno una volta nella vita, ma non sempre è un sogno realizzabile. In questo articolo, vogliamo parlarvi di una possibilità che è nata negli ultimi anni, quella di diventare genitori affidatari. In cosa consiste?
Cos’è l’affido?
L’affido di un minore, può essere definito come la disponibilità ad accogliere un bambino o ragazzo in difficoltà. L’affido può essere chiesto anche da chi abbia già dei figli o da chi non ne abbia. È una situazione temporanea. Si tratta infatti di accogliere in casa un minorenne in attesa che la sua famiglia di origini possa superare le temporanee difficoltà e tornare ad occuparsi di lui. Per partecipare a quest’iniziativa, bisogna presentare una domanda ai servizi sociali del Comune di residenza e sottoporsi a dei colloqui con degli psicologi. che verificheranno ed attesteranno l’idoneità e la serenità dell’ambiente familiare in cui il minore dovrà essere inserito. La domanda può essere presentata da coppie sposate, conviventi, vedove/i e persone non accompagnate.
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Dura due anni e può essere prorogato esclusivamente dal Tribunale dei Minori. Una opportunità, in ogni caso valida, per chi non può avere figli ma sente comunque il bisogno di essere genitore. Oggi esistono numerose possibilità che possono come prima cosa creare vantaggi al bambino e poi dare serenità ai genitori che scelgono di richiedere l’affido.
Per presentare la pratica di affido di un minore, bisogna aver compiuto 18 anni ed essere idonei ai colloqui con gli psicologi. IL requisito essenziale per procedere È quello di avere un’abitazione ed un lavoro stabile.