Il settore domestico ha delle regole ben delineate, ma una differenza sostanziale tra lavoratori italiani e stranieri.
Il lavoro nel settore domestico è attivo e pieno di dipendenti spesso regolarmente retribuite… ma spesso anche no!
infatti ci sono ancora tantissime lavoratrici in nero, non regolarizzate con contratto o anche in grigio, ovvero regolarizzate, ma con mansioni non pienamente attinenti al ruolo.
Eppure il lavoro domestico ha una caratteristica: i lavori da colf e da badante sono più retribuiti per le lavoratrici straniere piuttosto che per quelle italiane, con un cambiamento di circa 1000 euro: 8.374 contro i 7.364 euro annuali percepiti dalle italiane.
Dati confermano anche però che la maggior parte di coloro che lavorano nel settore domestico sono donne.
Eppure questo settore ancora difficilmente viene messo totalmente in regola: sui più di 2 milioni di lavoratori domestici in Italia, circa 800.000 sono pagati in nero, dato che spesso i datori di lavoro utilizzano mezzi poco leciti con l’obiettivo di pagare di meno.
Tornando al guadagno medio mensile, le straniere in Italia guadagnano circa 894 euro al mese, il 28,2% in meno delle lavoratrici italiane che guadagnano 1.245 euro al mese e il 17% in meno dei colleghi maschi stranieri che guadagnano 1.046 euro al mese in media.
Una differenza sostanziale che non si vorrebbe addurre alla classe sociale o all’etnia, ma che potrebbe far venire dei dubbi poi in fin dei conti.
Un altro dato che potrebbe inoltre far pensare ad un declassamento sociale sarebbe che, secondo uno studio, la metà delle donne straniere che lavora in Italia effettuerebbe mansioni di badanti, colf, baby sitter o altre lavoratrici del settore domestico.