In solo una settimana le azioni di Tesla sono crollate totalmente. Ma come mai questo improvviso cedimento?
Un crollo immediato nel giro di pochissimo tempo, una settimana: la linea sottile nella classifica degli uomini più ricchi del mondo è sempre più fragile dopo il calo improvviso in borsa di Tesla.
Le azioni dell’azienda fondata dall’imprenditore sudafricano, le quali il 26 gennaio erano risalite ad 883,90 dollari sono il 5 marzo crollate nuovamente a circa 600 dollari.
Questo ha portato sul portafoglio di Musk una perdita di circa 27 miliardi di dollari, perdita che ha portato di nuovo Jeff Bezos, patron di Amazon, in testa alle classifiche delle persone più ricche del mondo con un distacco di 3 miliardi netti, 183 miliardi contro i 180 di Elon Musk.
Elon Musk ed il crollo di Tesla: in una settimana persi miliardi, calo improvviso in borsa
Ma qual’è la ragione effettiva di questo crollo improvviso di Tesla? Può essere certamente ricollegato a vari fattori.
Per prima cosa la concorrenza sull’impatto ecologico: Tesla è stata la prima azienda a investire fortemente sul mercato dell’automobile elettrica, portando anche dei prezzi che non fossero solo per straricchi, ma anche a buon mercato.
Basti pensare che una automobile Tesla può costare anche 50.000 euro, non alla portata di tutti certo… ma neanche di pochi!
Questo mercato però è stato ora scosso dalle fondamenta, dato che Tesla non è più l’unica azienda a puntare sull’elettrico: nei prossimi anni infatti il mercato dell’auto elettrica sarà certamente molto più vasto e probabilmente l’unico esistente ed in molti si stanno affacciando nuovamente a questa opportunità.
La seconda ragione è poi l’ottenimento dei materiali di costruzione delle auto, non più estremamente facile.
Che sia per il maltempo o per altri fattori, l’azienda continua ad essere ferma ed Elon Musk continua a perdere colpi netti sul mercato.