Buone notizie in arrivo per molti contribuenti che potranno accedere a un nuovo fondo perduto, per un valore massimo fino a 150 mila euro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi ne ha diritto.
L’ultimo anno ha segnato le nostre esistenze a causa del Covid. Un virus che ha portato a cambiare molte nostre abitudini, tanto da ritrovarci a dover fare i conti con varie restrizioni che finiscono, inevitabilmente, per influenzare negativamente le nostre relazioni, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Molti imprenditori si ritrovano a dover tenere le proprie attività chiuse, con un numero crescente di famiglie in difficoltà economica per via dell’assenza di reddito.
Un contesto particolarmente difficile da gestire, con il governo chiamato a fornire al più presto delle risposte, con l’introduzione di misure ad hoc. Queste ultime, infatti, devono essere volte ad offrire un valido aiuto a favore delle persone maggiormente colpite dalla crisi. Tra queste si annoverano appunto i contributi a fondo perduto, fino ad un massimo di 150 mila euro, a cui possono accedere determinate categorie di persone. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi ne ha diritto e come funziona.
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Il Governo Draghi è al lavoro in questi giorni per definire le varie forme di aiuto che verranno introdotte grazie al Decreto Legge Sostegno, la cui ufficialità dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni. Tra le misure che dovrebbe portare con sé, anche un contributo a fondo perduto, grazie al quale sarà possibile ricevere da un minimo di mille euro fino a un massimo di 150 mila euro. In questo modo, come facilmente intuibile, si intende offrire un sostegno alle categorie maggiormente colpite dalla crisi conseguente l’impatto del Covid.
A differenza di precedenti iniziative, in questo caso non verranno presi in considerazione i codici Ateco, bensì i contribuiti verranno erogati a tutti coloro che hanno registrato, a causa del Covid, una perdita di fatturato pari almeno al 33% nel corso dell’ultimo anno. Possono accedere a tale misure i titolari di partita Iva e i professionisti a prescindere dal settore di appartenenza, con il soggetto interessato che dovrà scegliere se beneficiare dell’accredito diretto su conto corrente oppure optare per un credito di imposta.
Il valore del contributo verrà calcolato applicando una percentuale di rimborso a seconda del fatturato. Nel caso in cui non sia possibile effettuare tale operazione, i titolari di partita IVA persone fisiche, potranno ottenere un bonus di mille euro. Il valore di tale contributo aumenta fino a 2 mila euro per i soggetti diversi da persone fisiche. Al momento, ricordiamo, si tratta solamente di una bozza. Non resta, quindi, che attendere il documento ufficiale del Decreto Legge Sostegno in modo tale da vedere chi potrà beneficiare dei contributi a fondo perduto e i requisiti richiesti.