Un’ennesima truffa, sempre tramite il social media più usato Whatsapp: l’obiettivo dei criminali è di svuotare il credito telefonico.
Un’altra truffa che gira da un po’ di tempo tramite il social Whatsapp sta creando non poche preoccupazioni.
Le truffe che girano online in questo periodo di pandemia sono sempre di più, in particolare sul social acquistato da Facebook e da Zuckemberg.
Questa volta il meccanismo che i criminali digitali utilizzano è un trucco già di per sé conosciuto, ma che viene indirizzato in modo nuovo.
Il classico messaggio broadcast “a catena” condiviso tramite gruppi, pagine e chat di un fantomatico concorso a premi.
L’obiettivo dei criminali è far girare più possibile questo messaggio fino a che qualche utente non ci caschi. A quel punto il soggetto che cliccherà sul link di riferimento riceverà una sgradita sorpresa.
Truffa su whatsapp, messaggi a catena che potrebbero essere pericolosi, un fittizio concorso a premi
Il link infatti riporta ad una landing page fatta molto bene che da subito può imbrogliare l’utente.
Questa schermata chiederà dei dati personali all’utente per essere inserito nel fantomatico concorso, ma a quel punto, dal momento che la persona cliccherà per inviare i dati, sarà ormai troppo tardi.
Il click infatti invierà i dati dell’utente direttamente ai cyber criminali, che potranno utilizzare le credenziali sensibili a loro piacimento.
In particolare molte delle persone cadute nel tranello si sono ritrovati abbonamenti costosissimi nei loro pagamenti telefonici, cosi che il loro conto telefonico si è trovato improvvisamente svuotato.
Sono molte le truffe a cui bisogna assolutamente fare attenzione in questo periodo: molti infatti sfruttano il periodo di paura legato alla pandemia per imbrogliare le persone.
Bisogna dunque sempre stare attenti alla veridicità di una possibile email e soprattutto non inviare dati sensibili o bancari a chiunque, evitando cosi di avere sgradite sorprese e di ritrovarsi sul lastrico.
Per qualsiasi email o messaggio sospetto è sempre meglio avvertire la Polizia Postale.