Solo la Sardegna al momento sembrerebbe salva da questa Caporetto generale. Ecco i nuovi colori delle regioni.
Sembra un’emergenza continua ed interminabile quella che stiamo vivendo. Lo conferma anche questo nuovo DPCM che dovrebbe entrare in vigore da lunedì 15 marzo.
Da lunedì infatti l’Italia dovrebbe essere nuovamente tutta colorata di rosso e di arancione. A breve sulla questione dovrebbe arrivare la firma del Ministro della salute Speranza.
Esattamente dovrebbero diventare 11 le regioni e le 2 provincie autonome in zona rossa, quindi l’elenco esatto: Bolzano, Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche.
Le regioni in zona arancione saranno invece 8: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana e Valle d’Aosta.
Solo una regione si salverà dall’elenco, ovvero la Sardegna, l’unica regione che può permettersi al momento un po’ di respiro e di essere in zona bianca.
L’Italia in nuova emergenza: aumentano zone rosse e arancioni
Al momento infatti sembrerebbe secondo l’Istituto Superiore della Sanità che l’RT generale di contagio delle regioni sia risalito sopra l’1, ovvero nel più delle regioni all’1,25, un numero che porterebbe una prospettiva di 250 casi ogni 100mila abitanti.
Questo avrebbe portato quindi la decisione delle nuove chiusure, un colpo esagerato per tutte le attività che stavano cercando di riprendere una boccata d’aria con il nuovo colore delle zone.
La batosta più grande per bar, parrucchieri, centri estetici, ristoranti che torneranno definitivamente chiusi nelle zone rosse.
Anche per le scuole nuovo stop, con la didattica in presenza sospesa e le lezioni in remoto per le classi a partire dalle elementari.
Il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, si è espresso sulla questione della chiusura della sua regione: “Saranno importanti comportamenti responsabili, da lunedì anche la Regione Lazio sarà chiamata giustamente a rispettare le regole della zona rossa. Sarà quindi ancora dura ma con le armi della campagna vaccinale ce la faremo”.
Intanto l’Iss ha delineato le ragioni che hanno portato alle chiusure, con l’aumento dei contagi sproporzionati in solo una settimana:
“Nella settimana tra l’1 e il 7 marzo marzo 2021 si continua a osservare una importante accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente”.