Bonus Ristoranti, ci siamo: sbloccato il dl Agosto, ecco 87 milioni

Via libera ai fondi: bonus ristoranti e sostegni alle altre attività della ristorazione. Quarantamila le domande inoltrate ma molte necessitano di integrazioni.

Bonus Ristoranti
Foto di Peter H da Pixabay

Non è il decreto Sostegno ma anche quello Agosto permetterà di accedere a qualche importante fondo di supporto al reddito familiare. Si parla in particolare dei Bonus ristoranti, quei pagamenti richiesti nel dl Agosto e che, finalmente, sembrano incanalati sulla strada giusta. Quarantamila domande in ballo, non tutte in forma completa e con necessità di integrazione della documentazione prevista per riuscire ad accedere ai fondi perduti. Ottantasette milioni di euro, il 90% dei quali subito e il restante 10% alla fine del mese.

Bonus in arrivo quindi, con il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che ne ha dato conferma durante il question time del 10 marzo scorso. Un buon deterrente visto che, con l’arrivo di nuove disposizioni restrittive con l’entrata della settimana si andrà incontro a un ulteriore periodo di difficoltà complessiva. I fondi sbloccati permetteranno di respirare nel breve periodo, con la speranza che nei prossimi mesi l’emergenza sanitaria inizi a regredire. L’unico vero fattore in grado di riavviare una strutturata ripresa della macchina produttiva.

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Bonus Ristoranti, ci siamo: ecco come verrà ripartito

Contributi a fondo perduto dunque, previsti nel decreto Agosto in modo mirato per il settore della ristorazione e, più in generale, nell’acquisto di prodotti agroalimentari nel territorio di riferimento. Tecnicamente si parla di 125 mila imprese con codice Ateco, che includono ristoranti, servizi di mensa e di catering (56.10.11, 56.29.10 e 56.29.20). In questo senso, rispetto ai futuri fondi perduti per le Partite Iva, resiste la logica di esame dei codici Ateco, che non dovrebbero più essere presi in considerazione per i nuovi provvedimenti in favore degli autonomi.

Come detto, due tranche di pagamento. Nel momento in cui la domanda viene accettata verrà erogato un importo pari al 90% dello stanziamento. Alla fine del mese, avverrà il saldo del restante 10% (in modalità tracciata). Quarantamila le domande inoltrate ma solo a 12.700 è corrisposto un contributo. La ragione principale è l’assenza, in molti casi, della documentazione in forma completa. Per l’integrazione della documentazione necessaria, occorrerà inviare la visura camerale in corso di validità, i documenti fiscali che certificano gli acquisti nelle categorie incluse nel decreto e la copia delle quietanze associate.

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