Pensione, andarci a 58 anni è possibile: ecco come

Buone notizie per tutti coloro che desiderano uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. È infatti possibile andare in pensione all’età di 58 anni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo in quali casi.

Pensionati inps estero
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Il lavoro nobilita l’uomo, ma allo stesso tempo non si può negare che spesso possa rivelarsi fonte di alcune preoccupazioni. A partire dalle varie richieste, fino ad arrivare alle varie scadenze da rispettare, d’altronde, sono davvero tante le cose a cui dover prestare attenzione. Proprio per questo motivo non può stupire il fatto che siano in molti a non vedere l’ora di poter andare finalmente in pensione.

Al fine di accedere a tale misura, come è noto, è necessario essere in possesso di determinati requisiti, sia dal punto di vista anagrafico che contributivo. Proprio in questo ambito è bene sapere che vi sono alcuni casi in cui è possibile uscire anticipatamente dal mondo lavoro, grazie ad alcune misure ad hoc. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo in quali casi è possibile andare in pensione all’età di 58 anni.

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Pensione, andarci a 58 anni è possibile: ecco cosa c’è da sapere

Fonte: Pixabay

Come già detto, andare in pensione a 58 anni è possibile. In tal senso giunge in aiuto la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, meglio nota come RITA. Quest’ultima consente sia agli uomini che alle donne di andare in pensione ben 5-10 anni prima del previsto. In particolare bisogna avere 57 anni se si tratta di lavoratori disoccupati, mentre i lavoratori dipendenti o autonomi devono avere 62 anni. Per quanto riguarda i contributi, invece, bisogna avere maturato almeno 20 anni, fermo restando il requisito indispensabile di 5 anni di contributi versati in un Fondo pensione.

Ma non solo, è possibile accedere anche ad un’altra misura rivolta, in questo caso, solamente alle lavoratrici, che prende il nome di Opzione Donna. Al fine di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, le lavoratrici interessati devono avere almeno 35 anni di contributi. Differisce, invece, il requisito anagrafico, che è pari a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome.

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